Ribaltata l'assoluzione di primo grado per la morte di Claudio Luigi Campi avvenuta nel settembre 2020
La Corte d'Appello di Torino ha ribaltato la sentenza di primo grado nei confronti del datore di lavoro di Claudio Luigi Campi, morto nel settembre 2020 alla centrale idroelettrica di Allein. Il 54enne milanese Alberto Sale, imputato per omicidio colposo, è stato condannato a sei mesi di reclusione (pena sospesa con la condizionale).
Campi è deceduto cadendo nella vasca della centrale durante un intervento di manutenzione sullo sgrigliatore, il dispositivo che rimuove i detriti catturati dalle griglie della centrale. Secondo la ricostruzione dei fatti, il dispositivo non era correttamente ancorato ed era compito di Sale, vista la sua delega per la sicurezza, prevedere un piano operativo di sicurezza per l'intervento. Da qui la condanna. In primo grado invece i giudici avevano condiviso la tesi della difesa secondo la quale il piano operativo della sicurezza non era necessario per quella procedura.
M.C.