Omicidio a La Salle, no alla perizia psichiatrica per l'imputato

Istanza respinta dalla Corte che ha invece disposto una perizia su conversazioni via telefono

È iniziato oggi il processo ad Aosta per l'omicidio della giovane francese Auriane Nathalie Laisne, trovata senza vita in una chiesetta abbandonata a La Salle lo scorso anno, a fine marzo. I giudici della Corte d'Assise di Aosta hanno respinto l'istanza di perizia psichiatrica su Sohaib Teima, il ventiduenne accusato dell'assassinio della giovane. La stessa Corte ha invece disposto una perizia sulle intercettazioni telefoniche.

La perizia decisa dai giudici riguarda la trascrizione di alcune intercettazioni telefoniche, alcune delle quali in lingua araba, e il recupero di dati da due iPhone del sospettato che erano rimasti bloccati.

Riguardo invece alla valutazione sulla capacità di intendere e di volere, secondo la Corte non sono emerse «evidenze tali» da rendere necessario una perizia psichiatrica. Già nell'ambito del processo per maltrattamenti nei confronti della vittima, celebrato in Francia poco prima dell'estradizione in Italia, Teima era stato valutato senza che venissero evidenziate in quell'occasione incapacità di intendere o di volere.

 


M.C.

 

 

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