Gatta curata in ospedale, chiesto il processo per tre indagati

La procura di Aosta contesta, a vario titolo, l'esercizio abusivo della professione veterinaria, il favoreggiamento e l'indebita destinazione di cose. Chiesta l'archiviazione per una quarta persona

Ospedale Parini di AostaLa procura di Aosta ha chiesto il rinvio a giudizio per tre indagati dei quattro indagati nel caso della gatta curata all'ospedale regionale "Parini" di Aosta.

Il giudice dovrà stabilire se vi sono elementi sufficienti per mandare a processo il proprietario della gatta Gianluca Fanelli, radiologo del Parini e marito della senatrice leghista Nicoletta Spelgatti, il primario di Radiologia Massimiliano Natrella e la tecnica di laboratorio Giulia Sammaritani, figlia dell'ex consigliere regionale leghista Paolo Sammaritani. A Fanelli e Natrella la procura contesta l'esercizio abusivo della professione veterinaria e l'indebita destinazione di denaro o cose mobili mentre per Giulia Sammaritani l'ipotesi di reato è favoreggiamento.

Per la quarta indagata, la tecnica di laboratorio Denise Barone, la procura ha chiesto invece l'archiviazione.

Secondo la ricostruzione dell'accusa, lo scorso 20 gennaio Fanelli portò la gatta in ospedale - reduce da una caduta dal sesto piano - per sottoporla una Tac e il giorno successivo a un drenaggio. All'esame radiologico, le cui immagini sarebbero poi state cancellate, era presente la tecnica Sammaritani mentre all'intervento era presente il primario Natrella. Fanelli aveva fornito la propria versione dei fatti che però non avrebbero trovato riscontro negli accertamenti condotti dai carabinieri.

 

M.C.

 

 

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