Ordigno a Saint-Pierre, alcuni sospettati sentiti dai Carabinieri

 

Nessun elemento utile emerso dalle perquisizioni effettuate ieri

Villa-jocallaz1SAINT-PIERRE. E' ancora un giallo l'esplosione dell'ordigno rudimentale piazzato nella notte tra sabato e domenica nel giardino di una villetta a Saint-Pierre (foto).

Inizialmente si era parlato della casa in cui vivevano l'avvocato Massimiliano Sciulli con famiglia e i suoceri Remo Jocallaz e Lucia Bonin. E' invece poi emerso che si trattava della casa della famiglia Jocallaz in cui l'avvocato, la moglie ed il figlio trascorrevano solitamente il fine settimana, ma non quello appena passato.

L'esplosione si è verificata poco prima della mezzanotte e ha provocato danni ad alcune finestre, senza ferire i Jocallaz.

Ancora prima di concludere l'intervento dei vigili del fuoco di messa in sicurezza dell'area, i carabinieri hanno avviato le indagini e raccolto le dichiarazioni dei possibili testimoni. Nella giornata di ieri alcuni sospettati sono già stati sentiti in caserma e tutti avrebbero degli alibi confermati.

Ipotizzando che l'obiettivo dell'ordigno fosse Sciulli, i carabinieri si sono concentrati su persone che potrebbero volersi vendicare sull'avvocato. Sono già scattate delle perquisizioni dalle quali però, a quanto si apprende, non sono emersi elementi utili.

 

Marco Camilli

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