Brusson, contagi nel centro Dahu: scatta l'isolamento

Otto casi nella struttura per la salute mentale. I gestori: 'controlli ogni tre giorni con test rapidi'

 

Casa per la salute mentale DahuBRUSSON. Ospiti in quarantena e visite sospese al centro per la salute mentale Dahu di Brusson per un focolaio di Covid-19.

Le prime positività al nuovo coronavirus risalgono ad alcuni giorni fa. Mercoledì scorso un'ordinanza comunale ha imposto l'attivazione dell'isolamento per la struttura con il divieto di contatti con l'esterno. Al momento si contano 8 casi, 6 pazienti su 52 e 2 dipendenti su 80.

"Ad oggi, dai controlli che vengono effettuati ogni tre giorni con i test rapidi, non sono stati riscontrati nuovi casi né tra gli ospiti né tra il personale", spiegano dalla Residenza Dahu. 

Le persone contagiate "sono stabili, presentano una sintomatologia non significativa, peraltro sono tutti di giovane età, sotto i 25 anni, e non corrono rischi particolari. I medici dell'Usca vengono con regolarità a monitorizzare i casi positivi", spiega il centro. Gli altri ospiti sono "costantemente monitorati dai medici e dagli infermieri interni e non presentano alcuna sintomatologia né positività, ciò nonostante sono isolati all'interno dei loro nuclei e non hanno modo di avere contatti con il mondo esterno".

Dopo la scoperta del primo caso di Covid-19, precisa la Residenza Dahu, "abbiamo immediatamente attivato il protocollo per la gestione dei casi positivi e sospetti e ci siamo interfacciati costantemente con l'ufficio igiene di Aosta, che ci ha fornito le indicazioni per contrastare la diffusione del virus, che stiamo rispettando in maniera capillare".

 

 

Clara Rossi

 

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