L'avviso di accertamento riguarda somme dovute dal 2009 al 2012 per il PalaFent, ma la Regione ha presentato ricorso
AOSTA. La crisi economica ha messo in difficoltà molte famiglie che non riescono a far quadrare i conti e imprese in cerca di liquidità. Uno degli effetti è l'aumento dei contribuenti irregolari con il pagamento di tasse e imposte varie, tra cui Ici e, negli ultimi anni, Imu.
A farne le spese sono i Comuni che si vedono costretti a recapitare avvisi di accertamento per il recupero delle somme e gli enti locali valdostani non fanno eccezione.
Tra coloro a cui il Comune di Brissogne ha presentato il conto c'è anche un destinatario molto particolare: la Regione. Sì, perché secondo gli uffici comunali ci sono ancora da riscuotere alcune annualità di Ici e Imu sul PalaFent, immobile situato all'ingresso del paese che è di proprietà regionale.
Il Comune guidato da Bruno Menabreaz chiede il pagamento di 44.461,20 euro comprensivi di interessi moratori e sanzioni: 9.321,97 euro per l'annualità 2009; 9.267,28 relativi all'anno 2010, altri 9.214,93 per il 2011 e infine la somma di 16.656.98 euro riferita al 2012. Una cifra non da poco, specialmente ora che i bilanci comunali sono ridotti all'osso.
Il provvedimento di accertamento è stato notificato lo scorso 20 agosto. La Giunta regionale però non ci sta e la scorsa settimana ha deciso di ricorrere avanti alla Commissione tributaria provinciale di Aosta.
Il PalaFent ospita i campi di palet al coperto e un servizio di bar e ristorante e all'esterno i campi di pratica di tsan, rebatta e fiolet. "Sussistono fondati motivi in fatto e in diritto per contrastare le pretese del Comune di Brissogne, con particolare riferimento alla destinazione a fini istituzionali dell'immobile", è scritto nella deliberazione del governo valdostano che punta così ad "ottenere la declaratoria di illegittimità o comunque di infondatezza" delle richieste di Brissogne.
Marco Camilli