Saint-Vincent, in Consiglio comunale scontro sull'acquisizione dell'area dell'ex tiro a volo

Il sindaco Favre: esprimersi ora ostacolerebbe la trattativa. La minoranza: l'amministrazione si dimostra immobilista

 

Consiglio comunale di Saint-Vincent

Il futuro dell'area ex tiro a volo è tornato all'ordine del giorno del consiglio comunale di Saint-Vincent. La minoranza ha chiesto di convocare una seduta urgente per approfondire le interlocuzioni tra amministrazione comunale, Regione e CVA sulla realizzazione di un parco fotovoltaico nell'area di proprietà regionale.

Il consiglieri di minoranza Erik Camos ha ricordato le affermazioni dei giorni scorsi in Consiglio regionale dell'assessore Carlo Marzi «che ci hanno stupito perché abbiamo scoperto che c'era una lettera dell'11 febbraio in cui la Regione scriveva al Comune proponendo la cessione gratuita dell'area». Di questa lettera, ha sottolineato il gruppo di minoranza, il sindaco non ha fatto menzione né a febbraio né a settembre, quando l'assemblea comunale ha discusso proprio della possibilità di acquisire gratuitamente l'area.

Il sindaco Francesco Favre ha chiarito che si è trattato di una scelta motivata dalla volontà di proteggere la delicata trattativa sottraendola all'attenzione mediatica. «L'amministrazione - ha detto - è interessata alla riqualificazione dell'area in qualsiasi modo. Cva ha espresso interesse verso l'area e, se la Regione non procederà tramite Cva, potremo acquisirla in un secondo tempo. L'area comunque rimarrà nella disponibilità della Regione e potrà essere ceduta. L'occasione quindi non è persa. In questa fase esprimersi a favore dell'acquisizione sarebbe un ostacolo».

«Prendiamo atto anche oggi che questa amministrazione si rivela immobilista», la replica della consigliera Carmen Jacquemet.

Maggioranza e minoranza si sono trovate sui fronti opposti anche su altri aspetti, per esempio su quello degli investimenti e dei ricavi che il parco fotovoltaico potrebbe generare. La minoranza ha fornito i risultati di un'analisi economica in base alla quale un investimento di circa 500.000 euro produrrebbe un utile di oltre 1,3 milioni nell'arco di venti anni. Secondo la giunta invece il costo dei lavori sarebbe superiore di almeno due volte a quello indicato dall'analisi.

Alla fine la risoluzione per convocare un consiglio comunale dedicato all'acquisizione gratuita dell'area ex tiro a volo è stata bocciata con i cinque voti a favore dell'opposizione e, tra la maggioranza, sette voti contrari e le astensioni di Christina Rollandin e Sara Di Martino.

 

 

C.R.

 

 

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