Charvensod, via libera del Tar all'antenna Iliad di Plan Félinaz

Secondo i giudici amministrativi sull'istanza è scattato il silenzio-assenso. Il Comune di Charvensod aveva negato l'autorizzazione

 

Il Tar della Valle d'Aosta annulla il diniego del Comune di Charvensod all'installazione di una stazione radio base a Plan Félinaz per la rete della telefonia mobile Iliad. Il Collegio, si legge nella sentenza depositata, «ritiene che sull'istanza di autorizzazione unica presentata dalla Iliad si sia formato il silenzio assenso» e «da ciò discende, quindi, l'illegittimità dei provvedimenti impugnati». Provvedimenti che, si legge ancora, il Comune di Charvensod ha adottato «quando il provvedimento favorevole per silentium si era già formato».

La richiesta di installazione dell'impianto trasmessa dalla società Iliad al Comune, tramite il Suel, risale alla vigilia del Natale 2020. Nel successivo anno l'amministrazione comunale e l'operatore telefonico continuano a interloquire, vagliando anche la possibilità di una variante del Piano regolatore. Il 22 ottobre 2021 però il Comune trasmette le motivazioni del diniego dicendo di non essere intenzionato a modificare lo strumento urbanistico. Seguono ulteriori comunicazioni tra la società e l'ente ma alla fine, il 24 gennaio 2022, l'amministrazione comunale conclude il procedimento unico negando l'autorizzazione per la stazione radio base. Il giorno successivo il Suel archivia il tutto.

A quel punto Iliad presenta ricorso al Tar facendo valere la regola del silenzio-assenso poiché, dice, il Comune ha superato i 90 giorni di tempo previsti dalla normativa per dare una risposta (in questo caso negativa) all'istanza.

Il Tar dà ragione alla società. I giudici amministrativi evidenziano come il «pacifico decorso del termine di novanta giorni dalla presentazione dell’istanza, in assenza di provvedimenti negativi da parte della PA, abbia comportato la formazione del provvedimento di assenso per silentium sull'istanza presentata dalla Iliad».

Inoltre, precisa il Tar, il provvedimento favorevole per silenzio-assenso «è un automatismo previsto direttamente» dalla legge e non è rilevante il fatto che la società Iliad non si sia accorta subito che il silenzio-assenso era già attivo e che abbia continuato a confrontarsi con il Comune. I giudici amministrativi infatti respingono la ricostruzione del Comune di Charvensod secondo la quale Iliad, continuando a interloquire con gli uffici pubblici, avrebbe in qualche modo "rinunciato" ad avvalersi del silenzio-assenso.

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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