Iniziati gli interventi di ripristino con servizio di guardiania per garantire la sicurezza dei lavoratori
Le condizioni meteo dei giorni scorsi hanno contribuito alla frana caduta lo scorso 25 dicembre a Pré-Saint-Didier dal Mont del Nona che ha raggiunto la strada statale 26.
Lunedì i tecnici delle strutture regionali Assetto del territorio e Attività geologiche hanno sorvolato in elicottero l'area dell'evento e impiegato anche un drone per valutare la situazione del versante e confermato le ipotesi iniziali. La coltre di neve spessa circa 50 centimetri che si era depositata nei giorni precedenti si è fusa con le forti piogge. I cicli di gelo e disgelo poi, con sbalzi di temperature di 15 gradi, hanno portato al punto di rottura la roccia già instabile causando il distacco di circa 2000 metri cubi di materiale che sono franati per circa 700 metri lungo il fianco della montagna.
Oggi sono iniziati i lavori di ripristino realizzati sotto stretta sorveglianza. Altro materiale potrebbe crollare dalla montagna quindi gli addetti di Regione e Anas sono al lavoro per sistemare il versante e ripristinare la statale 26 in presenza di un servizio costante di guardiania.
«Con Anas, che avendo competenza diretta sulla gestione della strada statale n.26 sta avviando il ripristino della pavimentazione stradale, si sono individuati i primi interventi per garantire nuovamente, il prima possibile, il transito sulla Statale e la protezione delle abitazioni al momento evacuate», dice l'assessore regionale alle opere pubbliche Carlo Marzi. «Nella suddivisione dei compiti, la Regione realizzerà un rilevato paramassi provvisorio a monte della strada statale 26, a protezione della sede stradale e delle abitazioni a valle, con la demolizione controllata dei blocchi ritenuti ancora potenzialmente instabili, per ridurre ulteriormente il rischio di eventuali futuri crolli».
Con Anas inoltre «si sta ragionando in prospettiva su ulteriori interventi di mitigazione del rischio da realizzare», afferma ancora l'assessore Marzi.
Clara Rossi
