Ex Hotel Lanterna, la minoranza: "il sindaco sapeva e ha taciuto"

Ex Hotel Lanterna, la minoranza: "il sindaco sapeva e ha taciuto"

 

I consiglieri di minoranza chiedono un incontro pubblico per spiegare la situazione

SAINT-PIERRE. Continua a salire la preoccupazione a Saint-Pierre per il progetto di realizzare un centro di accoglienza profughi all'ex Hotel Lanterna. Il tema sta scaldando anche il Consiglio comunale, in particolare il gruppo di minoranza "Impegno e partecipazione" che interviene accusando il primo cittadino Paolo Lavy di essere a conoscenza da tempo della situazione, ma di non aver dato alcuna comunicazione.

"Il sindaco Lavy - affermano in una nota i consiglieri Alessia Favre, Cinzia Joris e Michel Luboz - ci ha assicurato che in tempi celeri avrebbe fatto richiesta di chiarimenti sulla questione, di cui a suo dire non vi erano certezze, al presidente Augusto Rollandin. Nonostante il sindaco Lavy non abbia inviato alcuna richiesta in questi giorni, non si è fatta fatta attendere una risposta del presidente che ha bene inteso il clima di tensione che si sta sollevando in paese e che ci informa che già a fine ottobre aveva per conto della Regione esposto rimostranze al Ministero per la scelta e lo aveva fatto 'in sintonia con il Comune di Saint-Pierre'. Quindi il Sindaco sapeva. Il sindaco sapeva da tempo e ha taciuto".

"Con forza - continuano i consiglieri - diciamo che non siamo più disposti ad essere presi in giro ne' che ad essere presi in giro siano i Senpiolen e reclamiamo la convocazione di un incontro pubblico con la popolazione in cui il sindaco illustri una situazione complessa, che quanto a quanto pare, lui conosce ormai da tempo" concludono.

 

E.G.

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