La risposta del presidente della Regione al malumore per i 23 milioni di euro presi per finaniare le microcomunità
AOSTA. «Non abbiamo tolto risorse ai Comuni, abbiamo utilizzato fondi che erano stati bloccati». Lo ha affermato il presidente della Regione, Augusto Rollandin, intervenendo in occasione della settimanale conferenza stampa di Giunta a proposito delle risorse prelevate agli enti locali per le microcomunità.
La somma in questione è importante visto il periodo di grande difficoltà per le casse pubbliche, specialmente quelle dei Comuni che già hanno visto ridursi in modo drastico i trasferimenti regionali. Si tratta di 19 milioni di euro prelevati ai Comuni virtuosi più altri 4 dalle Unités des Communes: risorse provenienti da quegli avanzi di amministrazione che gli enti locali solitamente reinvestivano l'anno successivo (Patto di stabilità permettendo) ma che ora, non essendoci più risorse a disposizione della Regione, vanno utilizzati per tenere in piedi le microcomunità.
In conferenza stampa Rollandin ha precisato che il prelievo è stato «una tantum». Una dichiarazione che vuole dare una risposta al malumore dei sindaci, specialmente quelli dell'Alta Valle, emersi nell'assemblea del Cpel dei giorni scorsi. La Valdigne, Comuni e Unité insieme, contribuisce infatti per oltre il 10 per cento della somma complessiva e in particolare Pré-Saint-Didier e Courmayeur partecipano, rispettivamente, con 2,6 e 2,1 milioni di euro. Più di quanto faccia il Comune di Aosta dal quale, con pur avendo molti più abitanti, sono stati prelevati con poco meno di 2 milioni. Va ancora peggio in altri piccoli Comuni come Verrès e Issogne, chiamati a contribuire ciascuno con più di 1 milione. Ci sono però anche Comuni non toccati dal prelievo: sono una dozzina ed il loro "merito" è di aver chiuso il bilancio 2015 senza alcun avanzo o con cifre prossime allo zero.
Marco Camilli