Per il Marché Vert Noël si torna a ragionare su piazza Chanoux

Il Comune di Aosta ha incontrato gli operatori: il bilancio complessivo è positivo, ma alcuni aspetti vanno migliorati

Riunione con gli operatoriSi è conclusa da pochi giorni la seconda edizione "diffusa" del Marché Vert Noël di Aosta. L'amministrazione comunale ha organizzato un incontro con gli operatori presenti nel mercatino per valutare i risultati e raccogliere suggerimenti e opinioni. I circa dieci espositori che hanno risposto all'invito hanno tracciato un bilancio abbastanza positivo: gli allestimenti proposti nelle tre piazze del centro città è stato apprezzato e gli chalet hanno avuto un buon numero di visitatori. Le modifiche introdotte su luminarie, segnaletica e allestimenti rispetto alla precedente edizione sono andate nella giusta direzione.

«Rispetto allo scorso anno è emersa una generale soddisfazione per i miglioramenti apportati all'organizzazione complessiva Marché Vert Noël», dice l'assessore Alina Sapinet, consapevole che in ogni caso «permangono delle criticità su cui è necessario lavorare per migliorare il richiamo della manifestazione». Il numero degli chalet è una di queste: l'auspicio espresso è di tornare ad averne tra i 45 e i 50 per dare una maggiore varietà di prodotti esposti e per arricchire l'esperienza dei visitatori. 

L'altra questione che rimane aperta è il tipo di mercatino di Natale che Aosta vuole proporre. Il Marché è rimasto orfano dell'area del Teatro romano, molto apprezzata in passato. Servirà ancora qualche anno per riavere la disponibilità degli spazi attorno al monumento, oggetto di lavori, quindi il mercatino continuerà a occupare in altre zone del centro. L'idea del Marché "diffuso" ha risposto alla richiesta di coinvolgere una più ampia porzione del centro storico a beneficio delle attività commerciali delle piazze e delle vie che non si trovano lungo l'asse principale. Le soluzioni individuate però non sono sempre ottimali: piazza Roncas, per esempio, ha riscosso meno apprezzamento anche a causa del passaggio di veicoli e mezzi da cantiere. Uno dei suggerimenti emersi è dunque quello di tornare a ragionare su un mercatino meno diffuso, vuoi dispersivo, che possa trovare la sua casa in piazza Chanoux.

«Insieme e ai partner storici, Regione Autonoma Valle d'Aosta e Chambre, cercheremo anche di valutare nuove soluzioni e modifiche parziali per quanto riguarda gli allestimenti e la dislocazione del mercatino - afferma l'assessore Sapinet -, tenendo conto di tutte le limitazioni e dei vincoli che lo svolgimento di un evento di questo tipo nel cuore della città comporta».

 


E.G.

 

 

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