Il progetto finanziato al 90% dalla Regione collegherà la stazione di Nus ai percorsi ciclopedonali. Ci saranno anche un bike park e un box Amazon
Il progetto di "rifunzionalizzazione e adeguamento della viabilità" dell'area della stazione ferroviaria di Nus ottiene il via libera della Giunta regionale della Valle d'Aosta.
L'intervento collegherà le aree della stazione con il percorso ciclopedonale tra Fénis e Saint-Marcel e che porterà all'allargamento della strada verso la stazione e al rifacimento del tratto di marciapiede tra la stazione fino alla fermata del bus verso Aosta passando dal sottopasso. Non solo. Al termine dei lavori sorgeranno due pensiline di accesso al sottopasso stradale e saranno disponibili un bike park per 20 biciclette e anche un Amazon locker per il ritiro dei pacchi acquistati on line.
Il progetto punta insomma a rendere l'area della stazione di Nus uno snodo per i trasporti grazie al collegamento con la rete ciclabile che connette i Comuni della plaine e oltre, alla ferrovia che consente spostamenti più lunghi senza utilizzare i mezzi privati e alla maggiore comodità nel raggiungere la fermata dei mezzi pubblici. Una «congiunzione fondamentale per l'incremento di una modalità di spostamento maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale, turistico e dei numerosi pendolari», dichiara il sindaco di Nus Camillo Rosset in una nota.
La Regione copre il 90 per cento del costo dell'intervento, quasi 630mila euro sui circa 670mila euro complessivi.
«La realizzazione di aree di scambio intermodale rappresenta un passo fondamentale per rendere la mobilità nella nostra regione più efficiente, accessibile e sostenibile», aggiunge l'assessore regionale ai Trasporti Luigi Bertschy. «L’intervento nei pressi della Stazione di Nus, come quello precedentemente approvato per l'area di interscambio di Pont-Saint-Martin, va nella direzione di favorire tutte le tipologie di viaggiatori, dai pendolari che quotidianamente si spostano per lavoro e studio, ai turisti che desiderano esplorare il territorio usufruendo di soluzioni di trasporto integrate. Grazie a questa infrastruttura, promuoviamo un modello di mobilità moderno, dove il trasporto su gomma e ferrovia si connettono perfettamente con la mobilità ciclabile e pedonale».
Elena Giovinazzo