Aiuti post-alluvione, preoccupazione del sindaco per l'impugnativa dello Stato

Cheney è intervenuto in Consiglio comunale sul possibile blocco dei trasferimenti regionali per sistemare i danni del maltempo

 Consiglio comunale di Saint-Christophe

L'impugnativa della legge regionale sugli aiuti post-alluvione di aprile è stato uno dei temi discussi dal Consiglio comunale di Saint-Christophe. Il sindaco Paolo Cheney è intervenuto per esprimere preoccupazione per gli effetti che potrebbe avere la decisione presa dal Consiglio dei ministri di contestare una possibile violazione delle competenze da parte della Regione.

La legge mette a disposizione in totale 8 milioni di euro per i Comuni che hanno registrato danni a causa dell'ondata di maltempo del 16 e 17 aprile scorsi. A Saint-Christophe sarebbero destinati circa 390mila euro.

«Noi abbiamo stornato fondi da altri capitoli per fare i lavori di ripristino in somma urgenza, per cui abbiamo dato copertura alla spesa in attesa del contributo specifico», ha spiegato. «Non oso pensare la situazione di altri Comuni che hanno appaltato le opere per sistemare con la necessaria urgenza il territorio colpito da smottamento e crolli e ora si trovano nell’incertezza di disporre delle risorse economiche necessarie».

L'aula ha quindi esaminato la quinta variazione del bilancio di previsione triennale per circa 130mila euro. Parte dei fondi sono destinati all'illuminazione della zona Croix Noire e alla manutenzione delle strade.

Nell'ultima seduta della consiliatura il sindaco ha informato l'assemblea dell'incontro avuto con i responsabili dei lavori di elettrificazione della linea ferroviaria Ivrea-Aosta. Da gennaio ad agosto 2026, ha spiegato, si procederà alla demolizione e alla ricostruzione del ponte in località Condemine. È stata chiesta la realizzazione di un passaggio pedonale che colleghi la frazione alla zona commerciale nonché la possibilità di effettuare i lavori di sistemazione dei sottoservizi di acquedotto, fognature, acque bianche, metano e irrigazione del verde e orti, sotto il voltino Cognon, ciò in considerazione del fatto che, per oltre sei mesi, quella zona sarà inibita al traffico e quindi si potrà intervenire in sicurezza.

 

M.C.

 

 

 

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