AOSTA. Se, come ha fatto l'Ufficio studi della CGIA, si compara l'importo che i proprietari di prima casa pagheranno quest'anno con la Tasi rispetto a quanto hanno versato nel 2012 quando c'era l'Imu, in due Comuni capoluogo su tre il nuovo tributo sarà più "leggero" della vecchia imposta municipale.
"Ovviamente – tiene a precisare il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi – il risultato è ancora parziale" visto che mancano all'appello almeno 25 Comuni capoluogo – tra cui realtà importanti come Bari e Palermo -, che ancora non hanno deliberato l'aliquota o pubblicato la medesima sul sito del Dipartimento delle Finanze. Tuttavia, stando ai 76 Comuni dove è stato possibile effettuare il confronto, "il nuovo tributo sui servizi indivisibili sarà, in almeno 49 casi, meno oneroso della vecchia Imu. Soprattutto nelle grandi città, i risparmi saranno di tutto rispetto: a Torino ammonteranno mediamente a 332 euro, a Roma a 319 euro, a Milano e a Genova a 174 euro e a Napoli a 165 euro".
I calcoli sono stati effettuati sulla rendita catastale media di ciascun Comune capoluogo. Inoltre, si è presa in considerazione un'abitazione di tipo civile (categoria catastale A2, la più diffusa) e sono state rilevate le aliquote e le detrazioni presenti nelle delibere comunali pubblicate entro l'8 settembre 2014 sul sito del Dipartimento delle Finanze. Ovviamente, i risparmi o gli aumenti di imposta sono importi medi. La situazione cambia in senso peggiorativo in presenza di figli o per rendite catastali più basse. Le maggiori detrazioni Imu infatti rendono il confronto con la Tasi sfavorevole per il contribuente. Nel nostro caso, ripetendo i calcoli sono oltre il 50% dei comuni capoluoghi di provincia (40 su 76) nei quali la Tasi è più pesante dell'Imu.
I proprietari di prima casa che rispetto a 2 anni fa subiranno i rincari maggiori sono quelli residenti a Verbania (+200 euro), a Mantova (+120 euro), a Prato (+117 euro), a Trieste (+100 euro), ad Ascoli Piceno (+85 euro) e a Lucca (+83 euro). Coloro che dal confronto Tasi/Imu godranno il maggior risparmio sono i proprietari di prima casa residenti a Siena: il vantaggio economico rispetto al 2012 sarà per ciascuno di loro di 374 euro. Seguono i torinesi (-332 euro), i romani (-319 euro), i livornesi (-277 euro), i brindisini (-260 euro), i casertani (-243 euro) e poi gli aostani con una riduzione di 241 euro.
Clara Rossi