Fiom Cgil: previsti licenziamenti ma i sindacati hanno evitato un bagno di sangue
Licenziamenti e cambio di guida alla (ex) Shiloh di Verrès, dove gli americani cedono lo stabilimento ad una società del Gruppo Fiat che operano a livello mondiale nella produzione di ghisa e alluminio per il settore automotiv.
Il punto della situazione dello stabilimento verrezziese lo fa Fiom Valle d'Aosta. «La multinazionale americana Shiloh annaspava ormai da anni con cali della produzione (e quindi del fatturato) vertiginosi», spiega il sindacato. «Ci si è trovati davanti a un bivio: o 70 licenziamenti tout court (con il rischio di vedere un'altra azienda della Bassa Valle d'Aosta chiudere i battenti definitivamente) oppure provare a mantenere il sito industriale nel comune della Bassa Valle e vedere così subentrare un nuovo gruppo. Ed è il caso della Teksid, che fa parte del Gruppo Fiat. È certo ormai che la società del Gruppo Fiat ha acquisito l'azienda di Verrès, a questo punto ex Shiloh».
«Il fatto che a subentrare sia il Gruppo Fiat (Stellantis) ci fa essere prudenzialmente ottimisti», dice il segretario generale Fiom Cgil Valle d'Aosta, Fabrizio Graziola. «Vogliamo partire dal presupposto che con l'entrata del gruppo Fiat (Stellantis) le commesse potrebbero aumentare e vogliamo crederci, perché nella nostra regione come nel resto del Paese c'è necessità di ripartire».
Rimangono tuttavia dodici licenziamenti che scatteranno l'8 luglio. «Una brutta notizia» dice il sindacato, anche se «Fiom, ma anche gli altri sindacati, hanno evitato il bagno di sangue».
Evitare licenziamenti era «impossibile», spiega ancora Graziola, «perché nella proposta di acquisizione della Teksid è stato messo nero su bianco che la società necessità di 102 persone, altrimenti niente acquisto. L'auspicio ora è che Tekdis applichi il CCNL dei metalmeccanici che offre sicuramente più tutele ai lavoratori rispetto a quello aziendale. Da parte nostra auspichiamo che rispetto alla precedente proprietà ci sia un confronto costruttivo e trasparente sin da subito e non di scoprire che la nave affonda una volta appurato che i topi si apprestano a scappare».
C.R.