Imprese, la Valle d'Aosta fatica a recuperare dopo la pandemia

Diffusi i dati 2022 della Chambre. Sapia: chi vuole avviare nuove attività è frenato dalle incertezze

 

Chambre Valdôtaine

Aumenta il numero delle imprese attive in Valle d'Aosta, ma l'andamento è ancora rallentato rispetto al periodo precedente la pandemia. Al 31 dicembre 2022 nella nostra regione risultavano 12.290 imprese registrate e 34 imprese in più rispetto al 2021, in aumento di 0,3 punti percentuali. A fine 2019 tuttavia lo stock di imprese era di 12.318.

I dati sono della Chambre Valdôtaine, che precisa: rispetto al 2021 aumentano sia le nuove imprese (627 contro 610) sia le cancellazioni non d'ufficio (577 contro 508). Il saldo tra iscrizioni e cancellazioni dunque si conferma positivo (+50).

«Quelli del 2022 sono dati in chiaro-scuro», commenta il presidente della camera di commercio valdostana Roberto Sapia. «Se da una parte, infatti, la crescita del numero delle imprese attesta una tenuta del comparto, dall'altra non abbiamo ancora recuperato i valori pre-pandemici. È un dato che preoccupa soprattutto alla luce dell'incertezza generata dall'aumentare dell'inflazione, dei costi delle energia e delle materie prime, così come della situazione internazionale».

Sapia spiega che «molti di coloro che vorrebbero avviare un'attività in proprio tendono ad aspettare per capire l'evolversi della situazione. Un comparto imprenditoriale dinamico e attivo è una condizione essenziale per la crescita dell’economia e quindi serve porre in essere tutti gli interventi possibili, anche grazie alla nuova programmazione europea e dai fondi del Pnrr, per garantire stabilità e crescita del sistema Valle d’Aosta».

Qualche dettaglio in più sui dati della Chambre. I settori dei servizi alle imprese e delle costruzioni rimangono sostanzialmente stabili sull'anno, mentre il commercio perde l'1,4% delle imprese (28 in meno tra 2021 e 2022 e 80 in meno rispetto al 2019). Anche il settore della ricettività e della ristorazione perde l'1,4% delle imprese (25 sul 2021 e 29 rispetto al periodo pre-Covid), ma il calo più alto in termini percentuali è registrato dal settore dei trasporti che, con 11 imprese in meno, vede una variazione negativa del 4,9%. Infine segnano un andamento positivo il comparto agricolo dello 0,8% (+11 imprese rispetto al 2021) e il settore delle assicurazioni e del credito del 2,2% (5 imprese in più).

Anche le imprese artigiane risultano in leggero aumento, dello 0,6%, con uno stock di 3.610 imprese al 31 dicembre 2022. Il settore delle costruzioni segna un +1% su base annua (pari a 18 imprese artigiane) e quello dell'agricoltura un +27,3% (da 11 a 14). Il commercio invece perde il 2,2% (-4 imprese sul 2021 e -12 rispetto al periodo pre-pandemico).

 

 

Elena Giovinazzo

 

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