Il presidente Ferré: «rischi per la stabilità finanziaria sono aumentati anche in Italia»
Si è svolta oggi l'assemblea ordinaria e straordinaria del soci della Banca di Credito Cooperativo Valdostana per esaminare, tra le altre cose, il bilancio 2022 che è stato approvato all'unanimità.
«L’esercizio 2022 è stato un buon anno che si è chiuso con un utile netto di 7,05 milioni di euro, dopo aver spesato rettifiche sul rischio di credito per oltre 4 milioni», ha detto il direttore generale Fabio Bolzoni. Dai dati generali emerge «un indicatore di redditività in netto incremento (C/I al 62,9% ex 84,5%), la diminuzione del NPL lordo dal 9,14% al 6,59% con contestuale avanzamento del grado di copertura dei crediti deteriorati dal 56,3% del 2021 al 75,2%, portando il grado di copertura ai massimi livelli del Sistema Bancario. Nell'esercizio 2022 pertanto si è assistita oltre ad una maggiore redditività».
Ancora Bolzoni: «Il primo trimestre del 2023 prosegue sull’onda positiva del 2022. Il piano di rilancio, seconda fase del piano di ristrutturazione aziendale della Banca è ormai avviato e servirà a consolidare la redditività e il patrimonio di BCC Valdostana».
Il presidente della Bcc Valdostana, Davide Alfonso Ferré, nel discorso ha ricordato lo scenario internazionale incerto che provoca «un ciclo economico fortemente condizionato dall'elevata inflazione generata da diversi fattori, dalle difficoltà di approvvigionamento energetico e delle materie prime ad altre molteplici criticità, quali ad esempio il cambiamento climatico e la crisi idrica. Le banche centrali di molti Paesi stanno proseguendo nel processo di normalizzazione della politica monetaria, con l’aumento dei tassi, per contrastare le tensioni inflazionistiche». Secondo Ferré tuttavia «i rischi per la stabilità finanziaria sono aumentati anche in Italia, sebbene il sistema bancario, le famiglie e le imprese siano nell'insieme più solidi rispetto a passati episodi di turbolenza».
redazione