Previsto un incontro con i vertici dell'acciaieria che ha chiesto la cassa integrazione per 955 dipendenti
A breve si svolgerà un nuovo incontro con i sindacati e la Cogne Acciai Speciali per comprendere meglio la situazione dell'acciaieria di Aosta. Lo spiega l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Luigi Bertschy, a proposito della richiesta di cassa integrazione per 955 dipendenti presentata recentemente
«Stiamo seguendo con molta attenzione, insieme a sindacati e Confindustria, la situazione della Cogne Acciai Speciali», dice. La CAS occupa più di 1.200 dipendenti e genera un importante indotto, ricorda Bertschy. «Al momento le ore di cassa integrazione sono inferiori a quelle erogate nel 2023, ma è necessario capire cosa potrà riservare l'autunno». Quest'anno la «mancanza di possibilità di programmare nel medio periodo cicli produttivi stabili sta però facendo crescere le ore di cassa integrazione».
«All'inizio di settembre ci siamo incontrati con i vertici della società per valutare la situazione attuale e le prospettive future. Tutto il comparto siderurgico - evidenzia Bertschy - è pesantemente in sofferenza, sia per lo scenario che si è venuto a determinare sui mercati in seguito all'introduzione dei dazi voluti da Trump, sia per la crisi sempre più significativa del mercato dell'Automotive».
Regione e sindacati hanno concordato di organizzare «a breve» un ulteriore confronto con i vertici dell'acciaieria per capire quali azioni il management «intende sviluppare per gestire al meglio questa fase così delicata».
La problematica, sottintende l'assessore, necessità però di soluzioni che provengono da livelli più alti. «L'Europa deve reagire e agire, come richiesto anche recentemente da Draghi, e deve mettere a disposizione del comparto industriale europeo risorse e progetti di ripresa e sviluppo», osserva l'assessore.
Marco Camilli