Crisi, per il Gruppo CVA la situazione negativa continuerà fino «almeno» al 2017

 

Rollandin in Consiglio Valle: domanda e prezzi sono calati, i canoni sono aumentati

cva-sedeAOSTA. Le difficoltà economiche del Gruppo Cva non si apprestano ad attenuarsi e la luce in fondo al tunnel pare ancora lontana. «Cva conferma il perdurare di una situazione negativa che, stante l'andamento dei fattori macroeconomici, attualmente è previsto che continui almeno a tutto il 2017» ha detto in consiglio valle il presidente della Regione, Augusto Rollandin, ieri in risposta ad una interpellanza del gruppo Alpe.

La Compagnia Valdostana delle Acque è proprietaria di una trentina di impianti idroelettrici in grado di produrre mediamente 2,9 miliardi di kWh e negli ultimi anni ha realizzato anche impianti fotovoltaici e parchi eolici fuori dai confini regionali. I suoi conti hanno iniziato a peggiorare nel 2013 e considerate le previsioni, anche se il bilancio consolidato sarà disponibile solo a giugno, è facilmente immaginabile che il 2014 sia stato egualmente caratterizzato dalle difficoltà.

Le cause sono più di una e in parte riconducibili alla crisi economica generale. «La domanda di energia nel panorama italiano è calata del 3% rispetto al 2013», ha riferito in aula Rollandin. I prezzi sono invece tornati al livello di un decennio fa con un calo di 17,3 punti percentuali nel 2014 sul 2013. «Nel 2014 il prezzo medio di acquisto dell'energia era pari a 52,08 euro per/MegaWatt, il livello più basso su base annua dal 2005».

Tra le concause citate da Rollandin ci sono poi i canoni di concessione stabiliti dal governo regionale che sono aumentati a quota 26,7 milioni di Euro nel 2013 dai 16 milioni circa del 2009 e per l'anno in corso aumenteranno ancora fino a 29,9 milioni secondo le stime.

D'altra parte la società ha in previsione un importante incremento medio del valore di produzione. «CVA ha proceduto ad anticipare temporalmente gli investimenti di rifacimento degli impianti di Champagne2, Gressoney, Nus e sono state realizzate, tramite la controllata Valdigne Energie srl, le centrali di Faubourg e Torrent - ha spiegato ancora Rollandin -. Sono inoltre stati realizzati i campi fotovoltaici di Alessandria e Valenza, il parco eolico di Piansano e dal 2015 è stato acquisito il parco eolico di Ponte Albanito che ha una potenza di 22.8 MW e una produzione attesa di oltre 52.700 MWh: l'impianto beneficia di un prezzo fisso ventennale pari a 116,20 €/MWh, quindi stabile e indipendente dal futuro andamento dei prezzi dell'energia. Le azioni intraprese hanno comportato un incremento del valore della produzione medio annuo del Gruppo pari a circa 40 milioni di euro che passeranno a 46 milioni di euro dal 2015 e che si prevede verrà mantenuto per tutta la durata del periodo di incentivazione».

Tra le informazioni riferite infine da Rollandin ce n'è un'altra positiva (o negativa, dipende dai punti di vista): malgrado le difficoltà, la situazione economica di Cva è migliore di quella italiana. La società infatti ha ottenuto dalle agenzie di Fitch e Moody's «un merito creditizio rispettivamente di "A stabile" e "Baa1 stabile", entrambi superiori al rating dello Stato».

 

Elena Giovinazzo

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