Bankitalia: nella prima parte 2015 segnali di miglioramento. Bene il turismo, ancora male le costruzioni. Cresce l'occupazione
AOSTA. Se l'economia valdostana nella prima parte del 2015 ha dato segnali positivi, il merito è principalmente della torrida estate. Il settore delle costruzioni ha continuato a risentire pesantemente della debolezza della domanda e l'industria ha mantenuto l'attività produttiva su livelli contenuti. Soltanto il settore dei servizi, che rappresenta più dei tre quarti dell'economia, ha dato segnali positivi per effetto della forte crescita del turismo, influenzata appunto dalle condizioni climatiche che hanno favorito la nostra regione. A certificarlo è il rapporto della Banca d'Italia di aggiornamento congiunturale sull'andamento delle economie regionali, dal quale emerge anche un aumento, moderato, dell'occupazione accompagnato da una forte incertezza sul futuro con ripercussioni sugli investimenti.
Servizi e industria
Più nel dettaglio, nel settore dei servizi sono tornati a salire i passaggi sulle autostrade e si è intensificata la crescita dei transiti attraverso i trafori. Nei primi nove mesi dell'anno inoltre il saldo tra iscrizioni e cessazioni delle imprese è stato negativo dell'1 per cento, con una contrazione delle imprese operanti nel commercio ed una stabilità di quelle di alloggio e ristorazione.
Il turismo, dicono i dati della Regione, è cresciuto dell'11,7% grazie al ritorno degli italiani (+14,5%) e al continuo aumento dei turisti stranieri (+7,6%).
Nell'industria invece il 43% delle imprese campione ha segnalato una diminuzione del fatturato nei primi nove mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2014. "Non sono emersi segnali di ripresa significativa della propensione a investire delle imprese, che rimane su livelli modesti" sottolinea inoltre il rapporto di Bankitalia citando i dati di Confindutria.
Costruzioni
Le costruzioni e il mercato immobiliare continuano a subire pesantemente gli effetti della crisi. Delle imprese che hanno partecipato al sondaggio della Banca d'Italia, il 42% prevede una riduzione dell'attività produttiva. Nel semestre gennaio-giugno il numero di lavoratori iscritti alla Cassa edile regionale è crollato del 12,2% e le ore lavorative sono diminuite del 10,2%, sugli stessi ritmi del 2014. Nel mercato immobiliare la domanda è ancora calata: le compravendite di abitazioni nei primi sei mesi dell'anno sono diminuite del 7,5% e i prezzi sono ulteriormente diminuiti (-0,8% a fine 2014).
Mercato del lavoro
Segnali positivi arrivano dall'occupazione. Nel primo semestre la crescita è stata confermata "seppure ai ritmi modesti dell'anno procedente" e grazie soprattutto a commercio, alberghi e ristorazione. A crescere è però anche la disoccupazione, in forma lieve, e "l'offerta di lavoro è aumentata in misura più intensa della domanda". Inoltre l'offerta di lavoro è cresciuta dell'1,0 per cento nella media del primo semestre del 2015; il tasso di attività è salito di 1,1 punti percentuali, al 73,5 per cento. L'incremento è stato maggiore per le donne. Il tasso di disoccupazione è cresciuto in misura marginale nella media del primo semestre (+0,3% rispetto allo stesso periodo del 2014, all'8,8 per cento) e, per quanto riguarda i dati Inps, il monte ore totale di Cassa integrazione guadagni (CIG) nei primi 9 mesi dell'anno è tornato a diminuire (-29,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; 13,1 nel 2014".
Credito e rispari
Nel primo semestre dell'anno il credito erogato alle famiglie è ancora cresciuto e la contrazione dei finanziamenti al settore produttive si è attenuata, in un quadro di debolezza della domanda da parte delle imprese. E' tornato a crescere anche il flusso di nuove sofferenze in rapporto ai prestiti a causa del peggiormanto per le imprese delle costruzioni e dei servizi. Sono poi diminuiti i depositi bancari ed il valore di mercato dei titoli depositati in banca delle famiglie.
Elena Giovinazzo