L'incertezza globale frena l'iniziativa imprenditoriale privata. Bene soltanto il comparto turistico
AOSTA. L'anno 2016 si chiude in negativo per quanto riguarda le imprese attive in Valle d'Aosta, fatta eccezione per il comparto turistico. Il quadro emerge dai dati elaborati dalla Chambre Valdôtaine sulle imprese registrate al 31 dicembre.
Il numero complessivo è di 12.867 unità, in calo dello 0,8 per cento rispetto al trimestre precedente e dell'1,1 per cento rispetto all'anno precedente. Le cessazioni sono in calo, da 774 del 2015 alle 747 del 2016. "Seppur in termini meno sensibili rispetto al 2015 (a fine anno il calo delle imprese era stato di 330 unità) il quadro che si delinea è ancora di difficoltà per il comparto imprenditoriale valdostano che vede scendere il proprio contingente di 145 imprese", rileva la Camera di commercio valdostana.
Come detto, l'unico settore a segnare un andamento positivo è quello turistico: le imprese sono cresciute di 0,6 punti percentuali principalmente per i servizi di alloggio. Per diversi altri comparti i dati sono negativi, anche se in misura inferiore nel confronto con il 2015, con un -0,8 per cento per le imprese agricole, un -1,4 per cento per il commercio ed un -2,5 per cento per il settore edile che quindi si conferma ancora una volta quello maggiormente in difficoltà. Rispetto al 2015 tengono le imprese del settore manifatturiero e dei trasporti.
Analizzando i dati della Chambre sotto il profilo delle forme organizzative, emerge una crescita di 1,5 punti percentuali delle società di capitale. Dal lato opposto le imprese artigiane che sono calate di 50 unità, pari all'1,3 per cento, in particolare nel settore edile e della ristorazione (cibo da asporto principalmente).
Commentando i dati, il presidente della Chambre Nicola Rosset spiega che «seppur il II e III trimestre abbiano fatto segnare risultati positivi, il quadro che emerge dai dati dell'anno evidenzia che il momento di difficoltà non è ancora superato. A farci riflettere deve essere soprattutto il calo delle iscrizioni che testimonia di una certa timidezza nei confronti dell'attività imprenditoriale. L'incertezza generale e la consapevolezza della difficoltà di fare impresa al giorno d'oggi non devono però frenare l'iniziativa privata, che rappresenta la spina dorsale di ogni possibile ripresa economica. In questo senso - conclude Rosset - la Chambre si sta sforzando per sostenere le imprese e semplificare il più possibile gli adempimenti burocratici, con l'obiettivo di liberare tempo e risorse che gli imprenditori devono poter dedicare a far crescere la propria attività».
Elena Giovinazzo