Ad Aosta la presentazione del libro "Ad Memoriam" sull'antico cimitero di Sant'Orso

 

Appuntamento il 14 novembre alla Torre dei Balivi

Cimitero-santorsoAOSTA. Si terrà il prossimo 14 novembre alle 15.30, alla Torre dei Balivi di Aosta, sede dell'Istituto musicale pareggiato, la presentazione del volume "Ad Memoriam. Storia e storie del cimitero del Borgo di Sant'Orso in Aosta" di Daniela Bernini, edito da Le Château con il sostegno del Consiglio Valle.

All'incontro, che sarà introdotto dal presidente dell'Assemblea regionale, Marco Viérin, interverranno l'autrice Daniela Bernini, lo storico Tullio Omezzoli e la Presidente dell'associazione Amis du Cimetière du Bourg, Iris Morandi. Sarà previsto un intermezzo musicale degli studenti del complesso di fiati dell'Istituto, diretti dal maestro Walter Chenuil.

La presentazione sarà preceduta, alle ore 14.00, dalla visita del cimitero del Borgo di Sant'Orso, uno dei luoghi più affascinanti di Aosta, tanto è vero che è stato ripetutamente descritto lungo i suoi centocinquant'anni di "attività", tra il 1782 e il 1930, soprattutto dopo che ha cessato di ricevere ospiti e ha incominciato a rivestire un ruolo diverso.

Il libro "Ad Memoriam" si innesta nel filone delle descrizioni del cimitero quale appare all'osservatore moderno. Lo fa in maniera rigorosa e oggettiva, dando una rappresentazione esaustiva (anche a futura memoria) dei luoghi quali si presentano in seguito agli accidenti e alle (dis)avventure di tanti decenni. Abbiamo qui una mappa delle sepolture ancora visibili, e di quelle invisibili; un repertorio degli inumati il cui nome figura ancora sulle lapidi o è ricostruibile per congettura; una rassegna della tipologia delle tombe e degli espedienti stilistici con i quali la morte è stata abbellita e il dolore è stato rappresentato a cavallo tra i secoli XIX e XX.

Il cimitero inoltre, al di là della superficie, ha uno spessore fisico (il sottosuolo) che è anche uno spessore storico. Quasi diecimila esseri umani hanno trovato posto entro al suo perimetro. La ricerca sui morti del Borgo si trasforma, in questo libro, in una rappresentazione della comunità dei vivi, specie degli umili e degli anonimi che in genere la memoria locale non registra.

L'autrice ricostruisce anche il contesto storico in cui si innestano le vicende del cimitero: quali forme di sepoltura preesistevano; come è sorta, nella stagione del “dispotismo illuminato” e delle riforme, l'idea di creare un camposanto che rispondesse ai requisiti di igiene e decoro; come è stata realizzata, in quali tempi, con quali mezzi, con il concorso di quali soggetti e quante buone volontà. Ci informa anche sulle esequie, di qualità assai diversa a seconda del ceto dell defunto, sui cortei funebri, sull'accompagnamento sonoro del trapasso. Risponde a domande che il lettore aveva già in mente e ad altre che non si era poste, e in più con una prosa chiara e accessibile.

 

C.R.

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