Tremila firme per un referendum sulla quotazione di CVA

 

Il Comitato Giù le mani: "argomento diventi oggetto di dibattito pubblico"

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AOSTA. Tremila firme contro la quotazione in borsa della Compagnia Valdostana delle Acque: a raccoglierle il comitato "Giù le mani dalle nostre acque e dalla CVA" che si è posto l'obiettivo di arrivare ad un referendum consultivo sull'argomento.

Le firme, ha spiegato il rappresentante del comitato Mauro Gino, saranno presentate «prima che il tema arrivi per la discussione definitiva in Consiglio regionale». «Vogliamo che l'argomento diventi oggetto di un dibattito pubblico - ha aggiunto - perché ci siamo accorti che i cittadini non conoscono la posta in gioco né le motivazioni di questa scelta».

La possibilità di un referendum consultivo è il tema anche di una proposta di legge, in discussione nel consiglio regionale di oggi e domani e presentata dal M5s, che introduce la consultazione dei valdostani "entro 12 mesi dalla decisione di quotare società di capitali i cui fatturati degli ultimi tre anni siano stati superiori a 25 milioni di euro annui, nonché di acquisire o cedere, totalmente o parzialmente, quote di partecipazione nelle stesse".

Sull'argomento si è inoltre schierato l'ex senatore Cesare Dujany che, in una lettera pubblicata sul blog del Comitato, ha espresso l'auspicio che "il futuro di Cva venga dibattuto pubblicamente e deciso dai cittadini valdostani".

 

Marco Camilli

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