Intervista a Sara Timpano, nuovo segretario del Partito Democratico della Valle d'Aosta

«Lavoreremo sulla riorganizzazione il partito e sulle elezioni. Bisogna parlare di contenuti»

timpano-saraLei è il nuovo segretario del Pd della Valle d'Aosta. Con quale spirito affronta questo incarico?

Con spirito di servizio, è un ruolo di responsabilità e di grande onore. Non sarà facile, ma gli apprezzamenti e il sostegno di tante persone mi danno fiducia nell'affrontare questa sfida.

La questione morale è entrata di prepotenza anche nelle vostre primarie. Questo condizionerà il suo mandato?
La questione morale dovrebbe essere considerata importante da chiunque voglia fare politica oggi, la richiesta da parte della maggioranza dei cittadini è chiara: vogliono una politica diversa, trasparente, fatta da persone per bene che vogliono fare l'interesse collettivo e non il proprio interesse personale.

Il PD nazionale e in particolare quello valdostano sta vivendo un periodo di grande crisi di consenso. Oltre a cambiare i soggetti politici, non crede che i vostri elettori si aspettino da voi "qualcosa di sinistra" e non il cercare la mediazione a tutti i costi?
Il PD è un partito di governo, questo non vuol dire non portare avanti i valori di sinistra, ma vuol dire rendersi conto che se vogliamo cambiare in meglio e concretamente la vita delle persone dobbiamo essere disposti a cercare la mediazione. Penso alle leggi della legislatura che si sta concludendo: il dopo di noi, la legge contro il caporalato, la riforma del terzo settore, le unioni civili, il testamento biologico. Non sono perfette, anche perché per farle approvare si sono dovute fare delle mediazioni, ma hanno migliorato la vita delle persone e hanno migliorato il paese.

Come sono i suoi rapporti con Raimondo Donzel? Si potrà trovare una sintesi politica per riunire il partito?
Io non ho nulla di personale contro Donzel, non lo abbiamo ritenuto adatto a fare il segretario per questioni di opportunità politica. La mia mozione si è messa a disposizione per lavorare con gli altri, tanto che con la mozione Sandri abbiamo già trovato una sintesi. Abbiamo passato tutta la campagna congressuale portando avanti la proposta di un metodo diverso, costruito sul dialogo e sul gioco di squadra, anche per questo ho proposto alla mozione Donzel di essere presente con una sua rappresentanza in segreteria. Chi ha voglia di lavorare con noi, è ben accetto.
L'abbraccio con l'Union Valdotaine non ha, secondo lei, allontanato i vostri elettori?
Sicuramente, la costruzione dell'attuale alleanza ha avuto un percorso lungo e faticoso nel nostro partito. Non ci siamo sposati con l'UV, abbiamo costruito un'alleanza sulla base di un progetto e di idee, continueremo a costruire alleanze sulla base dei programmi, di quello che vogliamo fare.

Le prime iniziative delle sua segreteria?
Inizieremo a lavorare parallelamente su due fronti. Da una parte la riorganizzazione del partito, dobbiamo andare nei circoli, rimettere on line il sito internet ecc. Dall'altra dobbiamo iniziare a lavorare sulle elezioni, le politiche in primis. Nei primi mesi dell'anno indiremo una Conferenza programmatica per elaborare le nostre proposte insieme agli iscritti ed elettori del PD e insieme ai cittadini e alle associazioni. Bisogna tornare a parlare di contenuti, solo così costruiremo qualcosa, non solo per noi, ma per tutta la comunità.

 

Marco Camilli

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