Lanièce: politica resti fuori dallo sport

ConiROMA. La legge-delega al Governo sullo sport attualmente in discussione al Senato «rischia di depotenziare il Coni e le sue articolazioni territoriali e, soprattutto, rischia di lasciare sempre più le Istituzioni sportive in balia della politica e delle sue logiche, che invece dovrebbero restare fuori dallo sport». Così il senatore valdostano Albert Lanièce, vice presidente del gruppo per le Autonomie.

Il senatore ha espresso contrarietà al testo spiegando che «occorre migliorare l'organizzazione degli enti preposti al governo di tutto il mondo sportivo, ma questo va fatto tutelando il più possibile la loro dignità e indipendenza istituzionale».

«Ad esempio - ha affermato in aula Lanièce - bisognerebbe rafforzare la già prevista autonomia gestionale degli organismi regionali per la promozione delle attività sportive, gli impianti e le strutture. Non dimentichiamoci che l'ordinamento sportivo è stato definito come competenza concorrente tra Stato e Regioni a statuto speciale, proprio per garantire la costruzione di politiche che sappiano misurarsi con le specifiche esigenze di ciascun territorio. Invece, con questa legge-delega, il Governo si attribuisce funzioni d’intervento su una così grande pluralità di materie e con un indirizzo di fondo che invece lascia immaginare che si andrà nella direzione opposta»

Secondo il senatore «La politica interviene già abbastanza, ma la sensazione è che lo si farà sempre più, privando gli organismi sportivi di quella autonomia necessaria per compiere sempre le scelte migliori».

 

 

 

 

Clara Rossi

 

 

 

 

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