Cognetta: io candidato sindaco Aosta? Consiglieri e segretario Lega erano d'accordo

Il consigliere regionale ricostruisce l'accaduto dopo il mancato accordo per le elezioni comunali di maggio

 

Cognetta e Ferrero

AOSTA. «Sono stato io personalmente una decina di giorni fa a chiedere alla Lega di fare qualcosa per il Comune di Aosta. È una città che sta morendo e in cui ci sono questioni da sistemare, situazioni poco chiare». Così il consigliere regionale uscente Roberto Cognetta, considerato fino a ieri possibile candidato sindaco del capoluogo regionale alle elezioni di maggio.

L'esponente di Vdalibra lo spiega nel corso di una conferenza stampa organizzata oggi pomeriggio con lo scopo di «raccontare una storia», per utilizzare le stesse parole pronunciate da Cognetta, all'indomani del naufragio del progetto di conquista amministrativa del comune capoluogo.

Facciamo qualche passo indietro. Le indiscrezioni di stampa questa settimana indicavano una trattativa in corso tra Cognetta e la Lega Valle d'Aosta per un'alleanza in vista del voto di maggio. Cognetta non sarebbe stato un candidato "della Lega", bensì di una lista civica composta anche da Vdalibra che si sarebbe apparentata con la Lega. In questo scenario il segretario leghista Marialice Boldi sarebbe stata proposta come vice sindaco. 

Ricostruendo quanto accaduto, Cognetta al fianco del collega Stefano Ferrero parla di «una decisione sofferta in Vdalibra», ma che avrebbe riscontrato il plauso di altre forze politiche. «Tutti i sette consiglieri regionali della Lega e il segretario Boldi erano d'accordo - assicura - e da tutti loro ho ricevuto attestati di stima, e di questo ne sono fiero. Lo stesso anche da consiglieri di altri movimenti».

Evidentemente però qualcosa non è andato per il verso giusto. Sul "quando" non ci sono dubbi: l'altro ieri a mezzanotte «sono stato convocato nella sede della Lega», conferma Cognetta. Lì ha ricevuto la comunicazione che il progetto era stato cassato. Sul perché di questa decisione il consigliere regionale si limita a spiegare che da parte leghista «c'è stato un cambiamento di programma. Non ho chiesto il perché». Poco dopo riformula: «Ho preferito non chiedere il perché».

Nelle ore precedenti come detto si erano diffuse varie indiscrezioni di stampa più o meno precise sulle trattative in corso. Indiscrezioni che Cognetta non ha gradito. «Ho visto raccontate delle storie, alcune vere e altre non vere», accusa riferendosi ad articoli che, spiega, contenevano ipotesi spacciate per certezze e informazioni non precise messe nero su bianco senza l'accortezza di chiedere conferma al diretto interessato.

Il progetto di Cognetta candidato sindaco ad ogni modo è tramontato. A questo punto persino la partecipazione alle elezioni comunali di Vdalibra, che il consigliere spiega essere stata presa in contropiede dalla decisione leghista, è in forse. «Stiamo facendo delle valutazioni», dice a tal proposito Cognetta.

Diverso il discorso per le regionali. «La lista è quasi pronta», fa sapere.

«Noi saremo comunque fermi sui nostri principi», dicono Ferrero e Cognetta. «Affrontiamo queste elezioni con in mano la spada della verità e del massimo impegno». 

 

 

E.G.

 

 

 

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