Coronavirus, il governo mette in campo 25 miliardi per l'emergenza

Voucher baby sitter, cassa integrazione speciale, sospensione versamenti contributi. «Nessuno perderà il lavoro per il Coronavirus»

coronavirus

ROMA. Il Consiglio dei ministri ha approvato lo stanziamento di 25 miliardi per combattere il Coronavirus e attivare le misure che dovranno controbilanciare l'impatto negativo su imprese e famiglie di tutta Italia. Circa la metà delle risorse saranno utilizzate nel decreto che il governo sta preparando e che sarà approvato probabilmente venerdì dal Cdm. Il peso sul bilancio potrebbe essere inoltre alleggerito dalla partecipazione dell'Europa agli stanziamenti.

«Nessuno perderà il lavoro per il Coronavirus», ha assicurato il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri illustrando le quattro linee di fondo del prossimo decreto: pieno sostegno in termini di risorse al sistema sanitario nazionale e alla Protezione civile; sostegno al lavoro; sostegno alla liquidità di famiglie e imprese; interventi sulle scadenze fiscali e «meccanismi di parziale ristoro per territori e imprese più colpiti». 

Sul fronte del lavoro il governo ha annunciato un allargamento degli ammortizzatori sociali già esistenti, la possibilità di uso del fondo di integrazione salariale per le aziende 5 a 15 dipendenti e una cassa in deroga speciale con un «importante stanziamento di risorse» per tutti i lavoratori di tutti i settori.  Ci saranno norme speciali per stagionali e autonomi con previsione anche di sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali Per le famiglie saranno introdotti speciali congedi parentali e, in alternativa, voucher baby sitter. Ci saranno norme speciali per stagionali e autonomi con previsione anche di sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali. 

Giuseppe Conte ha confermato che non è esclusa un'ulteriore stretta importante sulle restrizioni che devono limitare la diffusione dei contagi. «Siamo disponibili a introdurre misure più restrittive per Lombardia e altre regioni che lo dovessero chiedere», ha detto Conte.

Il presidente del consiglio ha sottolineato che la tutela della salute è la priorità, ma esistono altri diritti costituzionali da rispettare. «La salute è l'obiettivo prioritario, ma quando prendiamo misure restrittive che incidono sulla libertà delle persone dobbiamo essere consapevoli che ci sono libertà civili, diritti sociali che vengono incisi. Iniziano ad esserci sondaggi sull'attivazione di misure più restrittive: stiamo attenti, non affidiamoci a reazioni emotive. Abbiamo un comitato tecnico-scientifico che ci deve guidare».

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

 

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