Movimento 5 stelle e Alpe divisi sulla firma di una mozione di sfiducia contro l'assessore Marguerettaz

Movimento 5 stelle e Alpe divisi sulla firma di una mozione di sfiducia contro l'assessore Marguerettaz

Il capogruppo M5s Ferrero e il presidente del galletto Floris concordano su una cosa: la necessità di un chiarimento all'interno della coalizione Uvp - Alpe - PD

 

AOSTA. La stagione autunnale per la politica valdostana si annuncia tanto calda quanto quella degli ultimi mesi. Il Consiglio regionale ha chiuso l'attività dopo aver sostanzialmente sfiduciato il presidente Marco Viérin grazie ad una maggioranza che in più occasioni di voto ha dimostrato di essere tutt'altro che compatta. L'imminente ripresa dei lavori sembra però segnata da incertezze anche tra le file della minoranza.

Nelle stanze della politica - e non solo lì - serpeggiano voci su un possibile riavvicinamento tra l'Union Valdôtaine e l'Union Valdôtaine Progressiste. Alpe con un comunicato stampa si mette a disposizione per trovare soluzioni all'impasse politica "alla luce del sole e con la massima trasparenza". Il Movimento 5 stelle tenta di presentare una mozione di sfiducia contro l'assessore Aurelio Marguerettaz senza però riuscire a raccogliere tra i consiglieri di opposizione le sette firme richieste dopo che Alpe ha annunciato di non sottoscrivere l'istanza.

Consiglio-valleminoI motivi? «Purtroppo non siamo riusciti a capirli» dice il capogruppo del M5s Stefano Ferrero. «Hanno detto di essere d'accordo, ma non l'hanno firmata. Siamo stati un po' spiazzati» ammette. «Ci siamo trovati nella situazione in cui Uvp e PD erano disponibili a sottoscrivere la mozione. Gli unici che si sono rifiutati sono stati i consiglieri di Alpe. A questo punto - dice il capogruppo dei 5 stelle - ci dovrà essere un chiarimento tra Alpe e la coalizione di cui fa parte, con PD e Uvp».

La disponibilità a presentare la mozione contro l'assessore al Turismo, Commercio, Sport e Trasporti comunque rimane: «non c'è un settore di quell'assessorato che si salvi - attacca Ferrero citando in particolare i treni bimodali e i dati sul turismo -. E' giunto il momento di dare un segnale: è urgentissimo cambiare almeno il manovratore». I tempi ci sono ancora: «dal punto di vista tecnico, fino a 3 giorni prima del Consiglio Valle la mozione può essere presentata. Lo faremmo anche subito, ma noi siamo in due e ci servono altre cinque firme».

Per Piero Floris, presidente di Alpe, la mancata sottoscrizione è una questione «tecnica, ma anche politica. Un conto è predisporre e sottoscrivere una mozione, quindi condividerla sin dalla sua origine, e un altro è votarla». I consiglieri del movimento non l'hanno firmata perché «non c'è stato in questo periodo sufficiente approfondimento tra i gruppi. Comunque in Consiglio sarebbe stata votata», ribadisce.

Nessun contrasto quindi, ma anzi una scelta che «a mio modo di vedere è conseguenza della presa di posizione del direttivo che ha detto stop a giochetti, trucchetti e spallate a favore di fare una politica alla luce del sole, trasparente». Floris concorda comunque sulla necessità di un confronto tra Uvp - Alpe - PD: «Credo sia necessario che i movimenti e i partiti dell'attuale minoranza abbiano un momento di chiarimento, di approfondimento politico per capire quali forme di opposizione praticare». Floris quindi esclude problemi di compattezza dell'opposizione, «anzi ci siamo incontrati e ci incontreremo ancora per discutere delle elezioni comunali di Aosta. Tutti i movimenti si sono dichiarati favorevoli alla presentazione di una coalizione alternativa all'attuale», conclude.

 

Marco Camilli

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