Ok del Consiglio regionale alla ricapitalizzazione della Monterosa Spa

Ok del Consiglio regionale alla ricapitalizzazione della Monterosa Spa

Uvp e Pd-svda votano con la maggioranza, Alpe e M5s si astengono - Approvato anche un ordine del giorno dei progressisti

 

 

AOSTA. E' arrivato ieri il via libera al disegno di legge per la ricapitalizzazione della Monterosa Spa. Con 28 voti a favore (Uv, Sa, Uvp e Pd-Svda) e 7 astensioni (Alpe e M5s), il Consiglio Valle ha approvato il testo presentato dal governo lo scorso 18 luglio che, in due articoli, dispone l'estinzione parziale di crediti vantati da Finaosta per finanziamenti.

In termini più concreti, ha spiegato il presidente della II Commissione Leonardo La Torre, «con questa modifica, la Regione è autorizzata ad effettuare aumenti di capitale a favore della Monterosa Spa fino ad un massimo di 4,6 milioni di euro. La ricapitalizzazione consentirà alla società di ridurre i propri impegni finanziari per la restituzione di finanziamenti e di avere un margine operativo per i propri investimenti oltre che un'autonomia per lo sviluppo del proprio territorio senza gravare sul bilancio della Regione». La società funiviaria potrà contare su 700.000 euro all'anno per sette anni; per le casse regionali l'operazone comporterà un «mancato introito di quota di interessi di 403.230 euro e una rinuncia a credito di 4.470.140 euro destinato all'acquisto di azioni».

Per l'Uvp, Elso Gerandin ha annunciato voto favorevole a condizione che la società si impegni a «cambiare registro»nella gestione dei conti seguendo «nuovi indirizzi che tendano ad un'attenta gestione amministrativa e finanziaria in una logica di trasparenza anche nelle modalità di assunzione del personale, dando discontinuità con le precedenti nomine in scadenza». Invito che i progressisti hanno messo nero su bianco in un ordine del giorno che l'Assemblea ha approvato all'unanimità.

Una simile richiesta è giunta anche da Raimondo Donzel (Pd-Svda). Il capogruppo ha criticato le «gestioni che sono state più attente a premiare amministratori e dirigenti che a lasciare conti soddisfacenti. Chiediamo alla Regione di porre maggiore rigore e attenzione ai risultati economici di queste società».

Meno convinti Alpe e M5s. «Questa è una fila di cadaveri che si allinea dopo il bilancio del Casinò e di Vallée d'Aoste Structure - ha commentato il capogruppo dei grillini Stefano Ferrero -. Per la Monterosa Spa questo non è il primo anno di passivo. A leggere il bilancio vengono i brividi: la relazione è un certificato di morte con l'autopsia, dove non si ha contezza delle criticità né si intravedono ricette per migliorare la situazione. Ci chiediamo se sia il caso di andare a ripianare la Monterosa Spa.»

Per Albert Chatrian (Alpe) «anche questo disegno di legge è stato scaricato con urgenza sul tavolo della seconda Commissione: prima di decidere dei percorsi alternativi bisogna avere tutte le informazioni necessarie, che non abbiamo avuto». «Non sapendo dell'esistenza dell'ordine del giorno dell'UVP - ha poi aggiunto Chatrian -, ricordo che come gruppo abbiamo presentato una mozione sul tema delle nomine delle partecipate e che intende impegnare il presidente della Regione a informare la Commissione consiliare sui criteri di scelta dei candidati. Noi auspichiamo che venga accolta». La proposta è invece stata respinta con l'astensione della maggioranza. Assenti al voto i consiglieri del M5s, usciti dall'Aula prima della fine della seduta.

Nel dibattito c'è stato spazio per uno scambio di battute tra Uvp e Alpe. «Non credo che con la formula "io voto questo se tu voti quello" si possa andare molto avanti», ha detto Chatrian riferendosi all'ordine del giorno dell'Uvp e dando l'impressione che la pace tra i due movimenti alleati, annunciata appena pochi giorni, fa non sia poi così stabile.

 

 

redazione

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