Maggioranza divisa sull'ospedale Parini: autonomisti e Pcp votano proposte diverse

Il blocco autonomista vota per "procedere celermente" con il progetto mentre il Pcp insieme alla Lega chiede "ulteriori accertamenti"

 

ospedale di Aosta

AOSTA. Il futuro dell'ospedale Parini di Aosta divide la maggioranza regionale. La divergenza di idee è emersa in modo chiaro oggi in III e V Commissione, riunite congiuntamente per concludere l'esame della petizione di Vallée Santé sul Progetto Salute 2030.

Autonomisti e Progetto Civico Progressista hanno presentato due proposte di conclusioni su cui nei prossimi giorni dovrà esprimersi il Consiglio regionale. 

La relazione a firma del presidente della III Commissione Albert Chatrian è stata votata da Alliance - Stella Alpina, UV, VdA Unie e anche dal gruppo di opposizione Pour l'Autonomie (voto contrario di Pcp e Lega VdA). L'iniziativa propone di "procedere celermente con la revisione del progetto esecutivo del nuovo Ospedale per acuti, integrato con la progettazione relativa alla valorizzazione del sito archeologico venuto alla luce, al fine di determinare in modo puntuale i volumi realizzabili, i costi di costruzione comprendenti sia la parte di edilizia sanitaria che di tutela e valorizzazione del sito archeologico, nonché un cronoprogramma attraverso il quale si possa dare una risposta certa sugli effettivi tempi di futura fruizione delle infrastrutture in progetto".

La proposta autonomista suggerisce anche di "attivare da subito un tavolo di lavoro con tutti gli attori interessati al fine di individuare le soluzioni che consentano di creare un moderno ospedale dedicato alle prestazioni diurne (H12), comprensivo di un polo materno-infantile".

La seconda iniziativa firmata dalla presidente della V Commissione Erika Guichardaz ha incassato i voti favorevoli del Pcp e della Lega VdA (e il voto negativo dei gruppi autonomisti). La proposta indica la necessità di "ulteriori accertamenti riferiti alla visione dell'intero presidio e della nuova destinazione dell'ospedale Beauregard e dell'ex maternità, ai costi e ai tempi di realizzazione delle opere previste, nonché al reperimento dei fondi necessari, prevedendo inoltre la riapertura di un tavolo con il Comune di Aosta, non coinvolto nella fase dei lavori delle Commissioni consiliari".

 

 

E.G.

 

 

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