Regione, PD: serve nuovo patto di legislatura. Cambio di maggioranza causerebbe paralisi

La Direzione ipotizza un «allargamento ragionato» della maggioranza in «campo autonomista di sinistra e progressista»

 

Direzione Pd Valle d'Aosta

No a «soluzioni politicamente confuse, poco comprensibili ai cittadini», sì a un «nuovo patto di legislatura fondato sulla capacità di cogliere l'opportunità dei fondi del Pnrr». Lo afferma il Partito Democratico della Valle d'Aosta commentando l'attuale situazione politica in Regione e la possibilità - che tuttavia sta incontrando vari ostacoli - della nascita di un nuovo governo regionale di autonomisti e leghisti.

La valutazione è stata condivisa e approvata dalla Direzione del partito riunita giovedì sera.

Secondo il PD l'attuale maggioranza autonomista-progressista ha dato risposte che «si sono dimostrate efficaci» e il PD «ha sempre contribuito con correttezza e lealtà politica». Dunque «nonostante lo sfilacciamento numerico della maggioranza, in questo anno e mezzo, il Governo regionale ha lavorato bene e con continuità. Per queste ragioni il nostro giudizio sul suo operato è positivo».

Il PD chiarisce che «ad oggi non c’è una crisi politica in corso e nemmeno una crisi numerica. L'esiguità dei numeri richiederebbe senso di responsabilità e il rilancio di un'azione di governo». Il partito ritiene «indispensabile ripartire dalla coalizione di Governo in essere e lavorare per un allargamento ragionato con le forze politiche che si ritrovino d'accordo con un patto politico programmatico di legislatura, e che siano affini politicamente rispetto all'idea di ricomposizione di un campo autonomista di sinistra e progressista, coinvolgendo le forze politiche nel lavoro di coordinamento e tessitura delle diverse sensibilità».

«Il PD-VDA - conclude - non è interessato a soluzioni politicamente confuse, poco comprensibili ai cittadini che chiedono serietà e stabilità, soprattutto in un periodo economicamente ancora più difficile per gli effetti della guerra in Ucraina. L’azzeramento dell’azione di governo, inevitabile con un pesante cambio della compagine governativa, rischia di produrre ulteriori difficoltà e mesi di paralisi amministrativa», avverte infine il partito.

 

 

Marco Camilli

 

 

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