Lavevaz: presunte criticità importanti sull'iter della compravendita del castello di Introd

'Non possibile esercitare il diritto di prelazione. In futuro il Consiglio Valle potrà decidere di procedere con trattativa privata'

 

Castello di Introd

«Presunte criticità importanti sull'iter della compravendita» tra privati hanno portato l'amministrazione regionale a non esercitare il diritto di prelazione sul castello di Introd. Lo ha affermato oggi il presidente Erik Lavevaz in Consiglio Valle.

«Il diritto di prelazione scade in questi giorni e non è stato possibile esercitarlo perché c'erano presunti (per il momento) vizi di forma», ha dichiarato in aula il presidente dell'esecutivo regionale. 

Nei giorni scorsi si era parlato della mancanza dei tempi tecnici necessari per approvare l'atto amministrativo che avrebbe messo a disposizione i milioni necessari per acquisire il castello già venduto a privati dalla famiglia dei conti Caracciolo di Brienza. In seguito si è diffusa la notizia della segnalazione inviata dalla Regione alla procura di Aosta per dubbi su alcuni aspetti dell'operazione di vendita e acquisto.

Oggi «c'è una indagine in corso rispetto all'atto di compravendita sottoscritto a marzo e rimaniamo in attesa dell'esito di queste indagini», dichiara oggi Lavevaz. «Rimane la possibilità che il Consiglio decida, se la compravendita non andrà a buon fine, di procedere con una trattativa privata con la proprietà e valutare l'acquisto diretto» del castello.

Secondo la valutazione del valore commissionata dalla Regione, l'antica dimora vale «un po' più di 6 milioni di euro valutando la struttura, gli arredi, il valore storico e culturale».

 


redazione

 

 

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