Indennità erogate 'salvo recupero' per medici e infermieri del servizio sanitario valdostano

La norma sull'indennità di attrattività è impugnata dallo Stato: i soldi in più in busta paga potrebbero dover essere restituiti

 

L'indennità per l'attrattività in busta paga c'è, ma accanto ad essa c'è anche la voce "salvo recupero". Accade ai medici e agli infermieri dell'Usl Valle d'Aosta che a maggio hanno visto la propria busta paga rimpolpata, rispettivamente, con 800 e 350 euro. Somme che tuttavia potrebbero dover essere restituite. Sull'indennità infatti pende l'impugnativa del Governo.

«Li erogano ma non è certo che si potranno tenere perché lo Stato (cioè il governo dei migliori) ha impugnato la norma con la quale è stata prevista tale indennità», accusa in una nota Fratelli d'Italia VdA, tra i primi a sollevare la questione. «Così facendo i medici e gli infermieri valdostani avranno del denaro da spendere oggi con il timore che potrà essere loro richiesto indietro, magari con gli interessi».

«Sarebbe stato molto più corretto e serio - aggiunge il partito - prevedere l'accantonamento precauzionale e la corresponsione di questi soldi con il principio della retroattività solo dopo aver conseguito l'auspicato esito positivo del conflitto con lo Stato per consentire agli operatori sanitari di avere una somma su cui fare affidamento certo».

Al momento quella erogata è una indennità sanitaria temporanea per il triennio 2022/2024. L'amministrazione regionale vorrebbe giungere «a una modalità stabile che consenta di integrare le retribuzioni di tutti gli operatori del Servizio sanitario regionale».

 

 

redazione

 

 

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