Mattarella scioglie il Parlamento: decisione inevitabile. Ora si pensi all'Italia

Elezioni entro 70 giorni dopo le dimissioni di Draghi. 'Il periodo che attraversiamo non consente pause negli interventi indispensabili per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale'

 

Sergio Mattarella

Nel giorno stesso delle dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi, il Capo dello Stato firma il decreto di scioglimento delle Camere. 

«La discussione, il voto e le modalità con cui questo voto è stato espresso ieri al Senato hanno reso evidente il venir meno del sostegno parlamentare al governo e l'assenza di prospettive per dare vita a una nuova maggioranza», ha affermato nel suo intervento il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo aver incontrato al Quirinale prima Draghi e in seguito i presidenti di Senato e Camera.

«Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l'ultima scelta da compiere, particolarmente se, come in questo periodo, davanti alle Camere vi sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell'interesse del Paese - ha detto Mattarella -. Ma la situazione politica che si è determinata ha condotto a questa decisione». Lo scioglimento anticipato era «inevitabile».

«Il Governo ha presentato le dimissioni - ha aggiunto Mattarella -. Nel prenderne atto ho ringraziato il presidente del Consiglio Mario Draghi e i ministri per l'impegno profuso in questi diciotto mesi».

«Il periodo che attraversiamo - ha ancora affermato il presidente della Repubblica - non consente pause negli interventi indispensabili per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale e, in particolare, dell'aumento dell’inflazione che, causata soprattutto dal costo dell'energia e dei prodotti alimentari, comporta pesanti conseguenze per le famiglie e per le imprese».

Dal Capo dello Stato infine l'augurio che «pur nell'intensa, e a volte acuta, dialettica della campagna elettorale, vi sia, da parte di tutti, un contributo costruttivo, riguardo agli aspetti che ho indicato; nell'interesse superiore dell’Italia».

Le elezioni si terranno entro 70 giorni come prevede la Costituzione. Secondo gli indirizzi emersi nelle ultime ore, la data possibile è quella del 25 settembre 2022.

 

 

E.G.

 

 

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