Lavevaz: il governo è in carica, dibattito politico non è legato a crisi in quest'aula

Il Consiglio Valle boccia una risoluzione di Lega, FI e PlA sulla capacità dell'esecutivo di gestire la situazione politica e amministrativa

 

Erik Lavevaz

La minoranza è tornata oggi a battere il ferro sulle difficoltà politiche della maggioranza e sulla capacità dell'esecutivo di portare avanti in Consiglio documenti tanto delicati quanto importanti come il bilancio e il Defr che hanno iniziato l'iter di esame in Commissione. Lo ha fatto con una risoluzione con primo firmatario Mauro Baccega (FI) illustrata da Stefano Aggravi (Lega) e messa in votazione nel tardo pomeriggio.

Nel dibattito il presidente della Regione Erik Lavevaz ha evitato la risposta diretta alla domanda sull'effettiva capacità della maggioranza di proseguire l'attività politico-amministrativa e di prendere impegni per il futuro. «Non cascherò nel tranello», ha affermato. E poi aggiunto: «Siamo in carica e rispondiamo di quello che facciamo. Abbiamo scaricato in Giunta il bilancio, abbiamo approvato il Defr e leggi importanti. Le evoluzioni politiche che potranno esserci nei prossimi giorni oggetto di dibattito politico nei movimenti non sono legate all'apertura di una crisi formale in quest'aula».

Ancora Lavevaz rivolgendosi alla Lega: «Se avete una proposta alternativa di governo potete presentare la mozione di sfiducia costruttiva».

Lega, FI e PlA hanno risposto ribadendo la necessità di avere «chiarezza» sul futuro del governo. Anche il PCP, pur non avendo firmato la risoluzione, ha indicato la stessa necessità.

Al capogruppo UV Aurelio Marguerettaz il compito di replicare: «nessuno nega che ci siano confronti politici e scenari che possono essere confermati o modificati, ma la narrazione che tutto è fermo non è corretta. I quadri politici vanno definiti, lo condivido, ma non c'è niente di fermo. Accettiamo lo sprono a fare meglio, ma rimandiamo al mittente l'accusa che il dialogo politico stia danneggiando la Valle d'Aosta».

Posizione ribadita da Albert Chatrian, capogruppo AV/VdaU, intervenuto per confermare che al di là delle questioni politiche tra alleati di maggioranza il lavoro va avanti, e poi ancora da Paolo Crétier (Fp-Pd). «Le tempistiche sono ben cadenzate per procedere e dare stabilità. Malgrado il numero risicato, la maggioranza va avanti in modo compatto».

La risoluzione è stata respinta con 14 voti a favore e 20 astensioni (maggioranza e Pcp).

 

 

Marco Camilli

 

 

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