Il servizio di trasporto pubblico è cessato, ma a fine novembre la Giunta regionale l'aveva prorogato per tutto il 2023
Le decisioni prese dall'amministrazione regionale sul servizio di trasporto pubblico notturno tra Aosta e Pont-Saint-Martin denotano «improvvisazione, scarsa attenzione nell'uso delle risorse pubbliche e anche nei confronti dell'utenza». Lo afferma il Progetto Civico Progressista a proposito della sospensione del servizio avviato in via sperimentale nel 2019.
In una nota il gruppo del Pcp in Consiglio regionale sottolinea che solo il 30 novembre scorso la Giunta regionale aveva deliberato di confermare il collegamento notturno per tutto il 2023 prenotando 290mila euro a copertura dei costi nonostante «i dati sul servizio bus notturno avevano evidenziato l'esistenza di una domanda concentrata su poche corse e soprattutto nei giorni festivi e prefestivi, da parte di giovani utenti».
«Passa meno di un mese dalla decisione di stabilizzazione del servizio - scrive nella nota il Pcp - ed improvvisamente il 29 dicembre 2022 l'Assessorato regionale ai Trasporti diffonde un Comunicato stampa con cui rende noto che il servizio di bus notturno viene soppresso a partire dal 30 dicembre. Insomma, un repentino e totale cambiamento di impostazione. Prima si afferma di voler stabilizzare un servizio, che pure è molto discutibile nella sua articolazione, e poi invece di razionalizzarlo limitando le corse e i giorni, lo si sopprime totalmente. Che cosa è successo?».
Il gruppo presenterà una interpellanza per approfondire il tema in Consiglio Valle.
redazione