III e IV Commissione approvano la relazione sull'iniziativa popolare e il progetto del collegamento intervallivo
La petizione "Salviamo il Vallone di Cime Bianche" arriverà in Consiglio regionale il 25 e 26 gennaio prossimi accompagnata dalla relazione approvata oggi dalle Commissioni consiliari incaricate di approfondire il dossier.
I presidenti della III e IV Commissione, Albert Chatrian e Giulio Grosjacques, annunciano la volontà di «mantenere aperte le interlocuzioni con tutti i soggetti portatori di interesse sulla questione "Cime Bianche"». Sul punto 4 della petizione tuttavia le porte sono chiuse. L'iniziativa popolare sostenuta da più di 2.300 firme punta infatti a fermare il progetto del collegamento funiviario tra i comprensori sciistici della Cervino Spa e della Monterosa Spa. Tale intenzione è «in contrasto con le determinazioni assunte dal Consiglio regionale», sottolineano Chatrian e Grosjacques. L'assemblea valdostana nell'approvare il Defr ha stabilito a dicembre di procedere con lo studio di fattibilità per il collegamento intervallivo, mentre la petizione chiede esplicitamente al punto 4 di "mettere da parte ogni proposito di realizzazione di nuovi impianti di risalita nel vallone".
C'è invece apertura sui punti 2 e 3 della petizione che chiedono un piano specifico di gestione del vallone e un programma di valorizzazione dell'estrazione della pietra ollare. «Le Commissioni - proseguono Chatrian e Grosjacques - ritengono che le attività proposte non siano in contrasto con l'eventuale realizzazione del collegamento intervallivo Cime Bianche; in particolare, la richiesta riguardante la lavorazione della pietra ollare è già in fase di realizzazione attraverso la piena e fattiva collaborazione tra le competenti strutture della Regione e del Comune di Ayas e ha già prodotto i primi tangibili risultati».
redazione