Manes: superbonus era un'opportunità, ma non è stato gestito bene

Il deputato valdostano: ora importante garantire l'immediata liquidità alle imprese

 

Franco Manes

Le modalità con cui il governo ha bloccato il Superbonus «appaiono assolutamente inopportune e stanno creando grande confusione, anche perché spesso e volentieri l’informazione è poco chiara e il dibattitto politico risulta troppo acceso.» Lo afferma il deputato valdostano Franco Manes (gruppo misto - minoranze linguistiche).

La tematica è «estremamente articolata che sta creando incertezze e perplessità all’intero settore edilizio e delle professioni tecniche», riconosce il deputato, che spiega poi il suo punto di vista. «Sul fatto che la misura originaria potesse essere un'ottima opportunità per l'intero paese, non ci sono dubbi, ma le domande da porsi - afferma - dovrebbero essere: tale misura è stata gestita bene? Era sostenibile? È stata governata adeguatamente? L'impianto applicativo-tecnico era adeguato? Personalmente da cittadino, da architetto non credo proprio».

Il parlamentare valdostano ricorda di aver redatto una proposta, sotto forma di emendamento al Decreto aiuti quater insieme presentato dal senatore Durwalderner, per un "regime cuscinetto". «Il vero errore è stato questo - dichiara -, non prevedere quello che oggi ci troviamo ad affrontare».

Secondo Franco Manes il superbonus dovrebbe essere trasformato in «un bonus ordinario strutturale, che raccolga in sé tutte le agevolazioni previste ad oggi, immaginando un sistema misto tra cessione di credito e mutui a tasso agevolato garantito dallo Stato. Ora però - conclude - è importante garantire l'immediata liquidità alle imprese e chiarire molto bene cosa sia successo all’interno della gestione sin dall'origine della misura stessa».

 

 

Clara Rossi

 

 

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