Il governo regionale composto da soli uomini è «è in contrasto con i principi costituzionali» sulla rappresentanza di genere nelle cariche elettive
La Giunta regionale della Valle d'Aosta composta da soli uomini costituisce una «situazione che è in contrasto con i principi costituzionali, che impegnano a garantire la presenza di entrambi i generi in tutte le cariche elettive, e con i proclami di una maggioranza che si considera di ispirazione progressista». Lo affermano in una nota le consigliere regionali del gruppo Progetto Civico Progressista, Erika Guichardaz e Chiara Minelli.
Le due consigliere giudicano «gravi le parole del presidente Testolin che prova a giustificare l'assenza di donne in Giunta con la necessità di una modifica della legge elettorale. Per inserire una assessora tecnica in Giunta non c'è bisogno di alcuna modifica; minor fatica ancora comporterebbe la dimissione di un Consigliere e il subentro della prima esclusa autonomista», affermano. «In ogni caso, noi siamo pronte anche domani a votare l'inserimento della doppia preferenza di genere e dell'obbligo di garantire la presenza di entrambi i generi in Giunta per rispettare i dettami della nostra Costituzione.»
In occasione della Giornata internazionale della donna, l'8 marzo, Guichardaz e Minelli ricordano inoltre i «diritti conquistati grazie alla determinazione di molte di noi e sanciti nella nostra Costituzione, ma che purtroppo ogni giorno vengono minati e che devono essere costantemente perseguiti».
Il Pcp presenterà in Consiglio Valle alcune iniziative sulla parità di genere e il contrasto alla violenza sulle donne. Tra queste ci sarà una mozione sul Piano triennale degli interventi contro la violenza di genere fermo in Commissione Servizi sociali dallo scorso mese di settembre.
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