In Consiglio Valle discussa una interrogazione del Pcp sul progetto di ampliamento e riqualificazione del Parini
Le camere mortuarie dell'ospedale Parini potrebbero essere "delocalizzate" per i lavori di ampliamento e ristrutturazione del nosocomio di Aosta. Ne ha parlato in Consiglio regionale l'assessore alla sanità, Carlo Marzi, rispondendo a una interrogazione di Erika Guichardaz (capogruppo Pcp).
«La variante di progetto inerente l'ampliamento delle centrali tecnologiche ne prevede la demolizione e ricostruzione», ha ricordato l'assessore. L'emergenza sanitaria tuttavia «ha obbligato a una diversa organizzazione dell'attività anche mediante la realizzazione di una serie di strutture prefabbricate che hanno via via occupato tutte le aree esterne disponibili. E' in fase quindi di valutazione una delocalizzazione temporanea del servizio di morgue», ha riferito Marzi. Per due anni, nel 2024 e nel 2025, le camere mortuarie saranno spostate da via Chaligne al cimitero di Aosta, «fermo restando altre possibilità ancora in fase di approfondimento».
Nella replica la capogruppo del Pcp ha segnalato i problemi di spazio che si verificherebbero con il trasferimento delle camere mortuarie al cimitero cittadino. Inoltre, ha evidenziato Guichardaz, «spostare le camere mortuarie farà aumentare i costi di trasporto dei deceduti».
Nell'interrogazione discussa in Consiglio regionale si è parlato inoltre del problema traffico. L'assessore Marzi ha spiegato che con le modifiche al progetto di ampliamento non sarà più possibile «l'accesso al parcheggio attestato sul lato Sud direttamente da via Roma». Questo cambiamento «determinerebbe un aumento di traffico incrementato dai flussi in ingresso e in uscita dal parcheggio stesso». In accordo con Regione e Comune di Aosta, la società in house Siv sta per affidare quindi uno studio apposito «che dovrà identificare azioni e opere idonee a ridurre l'aggravio di traffico».
«Quelli in progetto non sono lavori minimali - ha ribattuto la capogruppo del Pcp -. Parliamo di chiusure del traffico, taglio di alberi, modifica dell'illuminazione pubblica, spostamento del depuratore, rimozione delle linee elettriche. Continuiamo a fare rattoppi su rattoppi e ancora oggi non conosciamo i costi. Il governo ha parlato di 141 milioni che però non sono i costi effettivi. Forse a quest'ora avremmo già potuto avere un nuovo ospedale costruito altrove».
redazione