Beffa Giro d'Italia, Grosjaques: chiesto un risarcimento sportivo

L'assessore in Consiglio regionale spiega che l'amministrazione regionale ha inviato una lettera formale di protesta agli organizzatori del Giro per il mancato passaggio in Valle d'Aosta

 

L'assessore Grosjacques con il direttore del Giro

L'assessore Grosjacques con il direttore del Giro d'Italia


La Regione autonoma Valle d'Aosta ha inviato a Rcs una lettera formale di protesta firmata dal presidente della Regione e dall'assessore allo Sport per il mancato passaggio del Giro d'Italia «per manifestare il forte disappunto della nostra amministrazione, la mortificazione subita dai nostri amministratori locali, dai volontari e dalla popolazione nonché i disagi causati sul territorio e alla viabilità e per chieder un giusto e doveroso risarcimento sportivo nei confronti della nostra comunità». Lo ha detto in Consiglio Valle l'assessore Giulio Grosjacques in risposta a un question time della Lega e del gruppo misto sulla beffa subita venerdì scorso dalla Valle d'Aosta.

Grosjacques ha ricostruito gli avvenimenti di venerdì scorso, subito prima della partenza della tappa Borgofranco d'Ivrea - Crans Montana. «Ero alla partenza di Borgofranco e ho vissuto i momenti di concitazione e la preoccupazione dei corridori: ho chiesto di parlare con il direttore del Giro d'Italia, il quale mi ha comunicato la decisione di annullare la tappa alle 10.45, quindici minuti prima della partenza», ha spiegato. «Sono sempre stato in contatto con il presidente Testolin il quale ha espresso direttamente al Direttore del Giro la delusione della comunità valdostana. Considerato che Rcs ha deciso di non far percorrere i corridori comunicandolo formalmente alla Regione solo dopo 50 minuti, è facile capire come i presidi fossero già tutti operativi e schierati».

Nella replica il capogruppo della Lega, Andrea Manfrin, ha bacchettato la Regione sulle modalità di comunicazione al territorio della cancellazione della tappa. «In questi casi non basta aspettare le comunicazioni ufficiali, ma bisogna essere proattivi», ha detto.

«Trovo grave - il commento del consigliere del gruppo misto Claudio Restano - che gli organizzatori del Giro non si siano sentiti in dovere di comunicare tempestivamente alla nostra Regione le decisioni prese sulla cancellazione della tappa: si è trattato di una mancanza di rispetto istituzionale».

 

 

E.G.

 

 

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