Ambulanza a pagamento per gli ubriachi: mozione respinta in Consiglio Valle

Bocciata la proposta «di natura educativa» della Lega. Marzi: «Puntare sulla prevenzione anziché sui provvedimenti sanzionatori»

 

Ambulanza

Trasporto in ambulanza e accesso al pronto soccorso a pagamento per le persone in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti: lo proponeva una mozione del gruppo Lega VdA discussa oggi in Consiglio Valle che riprende una iniziativa analoga introdotta a Trento. La provincia autonoma ha attivato un ticket di 200 euro da pagare in caso di accesso al pronto soccorso legato allo stato di ebbrezza e in presenza di un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l.

«Il nostro intervento vuole essere di natura educativa per scoraggiare l'utilizzo di alcol e droghe e non ha lo scopo di fare cassa» ha detto il capogruppo Andrea Manfrin andando a illustrare la proposta. A Trento «a distanza di circa quattro anni dall'introduzione di questo ticket sono stati rilevati, da un lato, il calo degli accessi e, dall'altro, un introito per i servizi di riferimento. Un'iniziativa che dovrebbe seguire anche il nostro Governo, esentando dal pagamento i soggetti con comprovata fragilità presi in carico dal servizio sanitario regionale».

La maggioranza si è astenuta. L'assessore alla Sanità Carlo Marzi ha riferito di un confronto con l'Usl dal quale «è emerso che l'iniziativa proposta porrebbe alcuni problemi non sempre di semplice risoluzione, tra cui l'impossibilità di ricondurre in modo inequivocabile la causalità della richiesta di intervento in urgenza ad una motivazione collegata all'intossicazione (da alcol o droghe, ndr); la necessità di differenziare l'intossicazione alcolica da quella da altre sostanze; il fatto che la popolazione abituale abusatrice di alcol si compone spesso di persone che non potrebbero permettersi il costo del trasporto. Il provvedimento quindi che non farebbe altro che trasferire un problema dal mondo sanitario a quello sociale».

Secondo il Pcp il ticket sarebbe «pericoloso e senza una valenza educativa, soprattutto se si pensa a questo provvedimento come deterrente per la popolazione giovanile», come affermato da Chiara Minelli. «È quasi come dire ai ragazzini che si trovano con un compagno che va in coma etilico, cosa che purtroppo non accade raramente, di non chiamare l'ambulanza perché poi si deve pagare. Sarebbe molto più importante riprendere una attività di prevenzione nelle scuole e una campagna più incisiva sulla popolazione e sulla cultura di tolleranza all'abitudine del bere che purtroppo ancora c'è».

«Seguendo questo ragionamento, a questo punto allora andrebbe tolto il pagamento per il servizio dell'elisoccorso», ha risposto Manfrin.

«Il problema - ha commentato Christian Ganis (Lega VdA) - è che manca una vera e propria prevenzione sul territorio, specialmente nelle scuole. L'intossicazione da alcol e droghe è pericolosa, ma questo servizio non è da considerarsi dovuto. Mi spiace che ancora oggi si dica che la nostra Regione è fondata sulla cultura del bere: non è così, è uno stereotipo».

«In luogo di adottare provvedimenti sanzionatori, sarebbe più auspicabile lavorare sulla prevenzione, così come stiamo facendo con un progetto in collaborazione con la Regione Veneto per il contrasto al binge drinking», ha affermato infine l'assessore Marzi.

La mozione è stata respinta con 20 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 13 a favore (Lega VdA, FI, GM).

 

 

C.R.

 

 

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