Consiglio Valle, in corso la discussione sul Defr 2024/2026

Cime Bianche e collegamenti internazionali tra i temi più commentati

Il Consiglio Valle ha iniziato l'esame del Documento di economia e finanza regionale 2024/2026. Sul provvedimento sono stati presentati 64 ordini del giorno soprattutto da parte di Lega VdA (24), Rassemblement (15) e Pcp (14) e anche 12 emendamenti, 10 dei quali a firma Pcp.

Mercoledì è cominciata la discussione generale che ha visto gli interventi dei diversi gruppi. Oggi l'analisi del documento sta proseguendo.

Il presidente della Regione Renzo Testolin ha parlato di un Defr sostenuto da un tema cardine: «la sostenibilità a medio e lungo termine, intesa in tutte le sue possibili declinazioni, e concretizzata negli obiettivi specifici di settore: sicurezza e presidio del territorio, sviluppo economico ed energetico, dignità del lavoro, attenzione al sociale e al volontariato, servizi alla persona».

Tra i tanti temi toccati, c'è quello delle vie di comunicazione. «Una profonda riflessione dovrà essere svolta per delineare una politica relativa alle vie di comunicazione transfrontaliere - ha detto Testolin -, caratterizzata dall'obiettivo primario della garanzia della sicurezza della circolazione, ma anche alla definizione di condizioni che consentano una programmabilità di interventi e prospettive future di sviluppo».

Poi la questione degli impianti funiviari: «gli interventi devono essere ricondotti ad un’ottica virtuosa di sviluppo e di presidio del territori».

Gli interventi dei gruppi di opposizione

Negli interventi dei gruppi di opposizione i collegamenti internazionali, e in particolare il Traforo del Monte Bianco, e la questione degli impianti funiviari, leggi Cime Bianche, sono stati tra i temi più discussi.

Sulla seconda canna del Monte Bianco il capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha parlato di «autogol» di quella parte dell'attuale maggioranza che negli anni passati era contraria al raddoppio. «Lo stesso vale per la questione del vallone di Cime Bianche», ha aggiunto, riguardo all'accelerata contenuta nel Defr sul progetto del collegamento intervallivo che pone per il PD un problema di coerenza tanto con il programma elettorale quanto con la linea del partito.

Su Cime Bianche, Rassemblement e Pcp hanno condiviso la richiesta di dare centralità al Consiglio Valle nel prendere le decisioni.

Secondo il Pcp il Defr «poi non affronta i gravi problemi dell'aumento dell'inflazione, dei costi delle materie prime, dell'energia e delle famiglie», come affermato dalla capogruppo Erika Guichardaz. Inoltre «non prende in considerazione emergenze come l'aumento della povertà, le liste d'attesa in sanità che stanno creando gravi disparità all'interno della società».

Il capogruppo di Rassemblement Stefano Aggravi ha evidenziato «un pesante aumento di risorse provenienti dall'Ue e dal Pnrr: c'è quindi una significativa dipendenza da una fonte esterna, con risorse che non sono pienamente e autonomamente governabili dal Governo».

Forza Italia ha parlato della necessità di uno snellimento della pubblica amministrazione. «Qui come in Usl - ha affermato Mauro Baccega -si crea una governance sempre più complessa, moltiplicando le cabine di regia, le task force, i tavoli tecnici, interistituzionali e si pensa di dare le soluzioni e di gestire progetti ambiziosi e importanti, come anche quelli del Pnrr, utilizzando molti soldi pubblici, creando tanti colonnelli ma poche truppe».

«Nulla di nuovo sul fronte valdostano - ha commentato poi Claudio Restano (gruppo misto) -. Sarebbe necessario programmare un'apposita seduta per la discussione del Defr. Mi aspettavo qualcosa di più sia nei contenuti che nella forma ma questo documento è la fotografia dei componenti e del programma di Governo».

Per la maggioranza, Albert Chatrian (capogruppo AV-VdAU) ha parlato di Defr «serio e ponderato, sicuramente perfettibile, ma che contiene tutti gli elementi necessari per dare le risposte giuste ai valdostani».

Cime Bianche: la replica di Crétier

Per il gruppo Fp-Pd è intervenuto Paolo Crétier che ha anche risposto alle sollecitazioni sulla questione Cime Bianche. «In sintonia con il programma del Governo Lavevaz, iniziato nel 2020, e con il Defr votato dal Consiglio nel 2018 (quando il PD valdostano non era presente in Consiglio) si prosegue nell'iter tecnico-giuridico-amministrativo finalizzato alla verifica di fattibilità per la realizzazione del collegamento intervallivo. Il PD segue questa impostazione logica adottata nel corso degli anni, senza aver cambiato idea nel merito e senza immaginare scorciatoie».

A proposito della richiesta del gruppo Giovani Democratici di stralciare dal Defr la parte relativa a Cime Bianche, Crétier ha aggiunto: «i Giovani Democratici sono autonomi e si possono esprimere, a volte fuori dal coro

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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