Il tema discusso in Consiglio Valle. Marzi: l'interesse sul tema inizi a manifestarsi anche pubblicamente
L'assessore Carlo Marzi
Il delicato tema dei suicidi è stato argomento di discussione mercoledì in Consiglio Valle. L'occasione è stata una interrogazione del gruppo Lega VdA basata sull'altissima incidenza di questo fenomeno in Valle d'Aosta.
«Alcuni studi - ha ricordato il capogruppo Andrea Manfrin - collocano la nostra regione fra quelle con il più alto indice di decessi per suicidio. Il rapporto di suicidi ogni 100.000 abitanti è di 12 in Valle d'Aosta rispetto alla media nazionale di 6,2» ha ricordato citando i dati Istat riferiti al 2019 riportati nell'Annuario statistico regionale. «Chiediamo uno studio - ha detto Manfrin - che possa andare alla radice delle motivazioni. Alcune sono dettate dal momento, sono imprevedibili e imponderabili, altre possono avere una matrice comune similare che va verificata e studiata».
Nella risposta l'assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali Carlo Marzi ha riepilogato le numerose iniziative attivate o in via di attivazione per cercare di comprendere e, per quanto possibile, prevenire i gesti anticonservativi: dai sensori sui ponti tristemente famosi per questo genere di tragedie alle attività di formazione delle "sentinelle" sul territorio, i protocolli specifici del Dipartimento di salute mentale, gli studi in collaborazione con l'Università della Valle d'Aosta. «Parlare e agire significa avviare un processo di cambiamento che, seppure lungo, è necessario per abbattere i pregiudizi e per creare le condizioni necessarie affinché le persone in stato di difficoltà riescano a manifestare il disagio, possano chiedere aiuto ricevano tutto il supporto necessario».
Ancora Marzi: «La particolarità e la natura del fenomeno non consentono una sua misurabilità rispetto ai meri dati degli accadimenti, come non sono direttamente misurabili gli effetti delle azioni di prevenzione adottate». Alcune di queste coinvolgono Regione, Usl e l'associazione Il Mandorlo Fiorito, come l'incontro che si è svolto a settembre in occasione della giornata mondiale per la prevenzione del suicidio. «L'evento - ha sottolineato Marzi - ha riscosso una significativa partecipazione a dimostrazione di come l'interesse sul tema inizi a manifestarsi anche pubblicamente e quindi è possibile cambiare l'attuale approccio al fenomeno».
Clara Rossi