Meloni, «non faremo mancare il nostro sostegno alla Valle d'Aosta»

La presidente del Consiglio è stata oggi ad Aosta per la firma dell'Accordo di coesione

La presidente Meloni a Palazzo regionale«C'è piena volontà di collaborare da parte del governo» rispetto alle istanze presentate dalla Valle d'Aosta. Lo ha affermato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi ad Aosta per firmare l'accordo su un pacchetto di tre interventi () che riguardano il capoluogo valdostano.

Intervenendo da Palazzo regionale prima della firma, la presidente Meloni ha sottolineato che il governo rappresenta «gli interessi italiani, e dove cresce la Valle d'Aosta crescono anche gli interessi della nazione. Come abbiamo fatto questo lavoro in modo veloce, non facendo mancare il nostro sostegno alla regione per la vicenda dei fondi di coesione, potete contare su di noi». In Europa «siete rappresentati finché è rappresentata l'Italia con il suo governo, che cerca di avere la sua voce autorevole su molti dossier», ha aggiunto la presidente del Consiglio ricordando che «abbiamo bisogno anche di cercare la sintesi con gli interessi delle altre nazioni. Questo è il sale della politica e vale per la vicenda del Traforo e per la questione dell'autostrada».

Giorgia Meloni ha parlato anche dello Statuto delle Autonomie, un dossier su cui «stiamo andando avanti cercando di mettere insieme interessi che sono tutti importanti se riescono a essere governati in un'unica ottica».

A proposito degli investimenti di sviluppo e coesione, la premier ha ricordato che questi fondi sono «estremamente preziosi, ma non sempre sono stati utilizzati al meglio in Italia. Abbiamo fatto una ricognizione sul ciclo che si chiudeva nel 2020 e abbiamo scoperto che, soprattutto per la parte di quota nazionale, diverse di queste risorse non erano state utilizzate. Allora abbiamo voluto avviare una interlocuzione con tutte le Regioni italiane per capire come si potesse recuperare questo problema e per decidere quali dovessero essere le priorità. All'esito di questo lavoro di ricognizione, abbiamo varato un decreto che riorganizza il fondo di sviluppo e coesione e istituisce gli accordi di coesione, come quello che stiamo firmando oggi».

Le priorità su cui investire sono proposte dalle Regioni e condivise dal governo nazionale. «Non è una scelta fatta per limitare le autonomie dei territori - ha affermato la presidente del Consiglio -, ma per far in modo che le risorse facessero parte di una strategia complessiva che riguarda il territorio interessato inserita in una logica nazionale. Allo stesso modo è previsto un definanziamento delle misure quando queste non vengono messe a terra e l'esercizio dei poteri sostitutivi in caso di lungaggini eccessive».

 

Clara Rossi

 

 

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