Marzi: il Centro Demenze di Aosta verso la riorganizzazione

Il Consiglio Valle discussa una interpellanza sulle tante criticità rilevate in Valle d'Aosta nell'assistenza dei pazienti con demenze

Ospedale Beauregard di Aosta

Carenza di personale, scarsi servizi territoriali, poca formazione e informazione, ridotto sostegno economico alle famiglie, mancanza di comunicazione ed empatia prima e dopo la diagnosi: sono alcune delle criticità che l'Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato nella sanità valdostana quando si tratta dell'assistenza e della presa in carico di pazienti con demenze. L'argomento è stato discusso in Consiglio regionale con una interpellanza del gruppo Lega VdA rivolta all'assessore alla Sanità per conoscere le strategie messe in campo per rimediare alle problematiche evidenziate.

Sulla presa in carico dei pazienti con demenze «vi è un grande lavoro in corso», ha risposto l'assessore Carlo Marzi elencando alcune delle attività svolte per i pazienti come il progetto "A casa è meglio" che forma i familiari e consente interventi a domicilio, la montagna-terapia e la "palestra della mente". Un servizio, quest'ultimo, per il quale è prevista l'apertura di una nuova sede in bassa Valle, oltre alle tre di Aosta, Châtillon e Morgex.

«Il Centro Demenze presso la sede ospedaliera del Beauregard si sta avviando verso una più qualificata e definita organizzazione integrando le diverse figure specialistiche mediche con le altre figure sanitarie - ha aggiunto l'assessore -. Per raggiungere questo scopo è previsto un incremento degli operatori e sono già in corso le selezioni per assumere educatori, neuropsicologi e amministrativi. È stato anche bandito un concorso per l'assunzione di tre geriatri che daranno un supporto all'attività del Centro stesso». Attraverso la riorganizzazione del servizio inoltre saranno individuati i "case manager" incaricati di redigere progetti e piani terapeutici personalizzati.

«Grazie ai rapporti con gli interlocutori del tavolo nazionale - ha affermato ancora l'assessore Marzi -, vi è un continuo confronto con esperti del settore che supportano costantemente le attività svolte da dipartimento e associazioni dei familiari».

Il capogruppo della Lega, Andrea Manfrin, ha replicato sottolineando che «abbiamo un elenco corposo di criticità su cui qualche azione elencata può incidere positivamente, ma dobbiamo fare i conti con i numeri. La prima azione che va compiuta, e che è anche quella più immediata, è informare le famiglie del percorso che da seguire quando c'è una persona in famiglia che soffre di demenza. Vanno fatti poi investimenti e miglioramenti come quelli indicati dal progetto Fondo per Alzheimer e le demenze che sono di assoluta urgenza perché parliamo di una platea ampia di pazienti e caregiver».

 

 

E.G.

 

 

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