La Dichiarazione di Chivasso compie 71 anni

L'assessore Perron: "cambiati i tempi, ma non i valori che l'avevano ispirata"

AOSTA. Il presidente del Consiglio Valle, Marco Viérin, e l'assessore regionale alle finanze, Ego Perron, sono intervenuti lo scorso venerdì a Chivasso all'incontro sul federalismo europeo e italiano organizzato in occasione del 71° anniversario della Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine, firmata nella cittadina piemontese nel 1943 dai valdostani Emile Chanoux e Ernest Page, e dai valdesi Osvaldo Coïsson, Gustavo Malan, Giorgio Peyronel e Mario Rollier.

«La Carta di Chivasso è un documento programmatico di grande attualità – ha ricordato Viérin –: fu concepita in un momento molto oscuro per l'Italia, ma i rappresentanti delle vallate alpine, già guardavano, con lungimiranza, ad un sistema federale. In un periodo come quello che stiamo affrontando, con riforme istituzionali in atto e una continua denigrazione del ruolo delle Regioni, il nostro Consiglio ha ribadito con forza la nostra volontà di partecipare attivamente al processo di rinnovamento delle Istituzioni, ma in un contesto di reciproco rispetto e di leale collaborazione basati sul principio dell'intesa» .

Perron, ribadendo l'attualità della Dichiarazione di Chivasso ha aggiunto: «Sono cambiati i tempi, ma non i valori che l'avevano ispirata. La Valle d'Aosta ha un'esperienza settantennale di autonomia: un'esperienza che mettiamo volentieri a disposizione delle altre comunità. Perché i problemi dell'Italia non si risolvono cancellando l'autonomia di chi la possiede, semmai ampliandola e concedendola a chi non ce l'ha».

 

E.G.

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