Parco eolico in Sardegna, Testolin: CVA è società seria

La stampa sarda parla di 'schiaffo della Valle d'Aosta', ma il presidente della Regione sottolinea: il progetto è stato presentato nel rispetto della legge

Il progetto della società CVA di costruire in Sardegna un parco eolico è stato argomento di discussione ieri in Consiglio Valle. Una interrogazione a risposta immediata del gruppo PCP si è concentrata in particolare su come la comunità del nuorese - l'impianto, se autorizzato, vedrà la realizzazione di nove pali tra Sindia e Pozzomaggiore in provincia di Nuoro - avrebbe accolto la notizia, che ha avuto una importante eco sulla stampa locale con la pubblicazione di un articolo che parla di "schiaffo della Valle d'Aosta" al territorio sardo.

«CVA non è sbarcata di notte in Sardegna piantando pale eoliche in ogni dove - ha risposto il presidente della Regione, Renzo Testolin -, ma ha presentato al ministero un progetto in modo assolutamente trasparente per la realizzazione di un parco eolico nel rispetto della normativa vigente. Progetto che attualmente è in fase di valutazione di impatto ambientale: chiunque ne abbia interesse può prenderne visione e presentare le proprie osservazioni, comprese quelle relative alla tutela del patrimonio archeologico, paesaggistico e naturale che, se travisata, potrà portare al rigetto del progetto stesso».

Testolin ha quindi aggiunto: «La cosa importante è rassicurare la comunità e le istituzioni sarde che CVA non ha l'obiettivo di sfregiare territori o impoverire la comunità, ma che al contrario è una società seria ed affidabile». E ancora: «CVA non è una società soggetta a direzione e coordinamento della Regione» e la scelta della Sardegna per il parco eolico «immagino sia dovuta al fatto che si tratta di un territorio particolarmente idoneo per questa fonte di energia rinnovabile. Preme precisare che non si capisce perché CVA venga considerata diversa da altri operatori italiani che pure vedono importanti partecipazioni azionarie, anche maggioritarie, di altri enti pubblici e che sviluppano progetti analoghi in Sardegna, di cui però l'articolo non parla».

La capogruppo del PCP Erika Guichardaz ha parlato di «silenzio assordante» sull'argomento. «CVA è al 100% pubblica - ha replicato -, ecco perché si pongono il problema ed ecco perché si riferiscono direttamente alla Regione e parlano del nostro statuto speciale, che dovrebbe vederci vicini agli amici sardi».

 


Elena Giovinazzo

 

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