Ticket sanitari, il PD-SVdA: "valutare forme di compartecipazione più graduali"

 

Possibili ulteriori 15 euro aggiuntivi per prestazioni a "rischio di inappropriatezza"

stetoscopioAOSTA. C'è "totale disappunto" da parte del gruppo consiliare regionale del PD-Sinistra VdA sulla questione ticket aggiuntivi. Il tema è stato discusso in V Commissione consiliare con le audizioni dell'assessore alla sanità Antonio Fosson e della Direzione dell'Usl valdostana durante le quali si è parlato del ticket aggiuntivo di 10 euro "non più per le prestazioni oltre i 36 euro ma per quelle oltre i 20", ma non solo. "L'assessore- riferisce il PD- SVdA - ha inoltre presentato un elenco di prestazioni a cosiddetto "rischio di inappropriatezza" per le quali la Giunta avrebbe l'intenzione di prevedere un ulteriore ticket di 15 euro fisso per tutti (da aggiungere ai 36 di ticket ordinario e ai 10 aggiuntivi)".

Il provvedimento, sottolinea il consigliere Jean-Pierre Guichardaz, "tratta ricchi e meno ricchi allo stesso modo, infatti i ticket aggiuntivi sono fissi e non tengono conto né del reddito né della composizione familiare. Ho ricordato ai Commissari che il gruppo PD-Sinistra VdA aveva presentato una serie di emendamenti che abolivano i ticket aggiuntivi uguali per tutti e che fissavano una soglia minima di esenzione fino ai 36.000 euro di reddito e l'obbligo di tener conto di eventuali carichi familiari. Gli emendamenti, come noto, sono stati bocciati in serie senza alcuna spiegazione e discussione da parte della maggioranza. Ho quindi chiesto all'Assessore e all'USL - conclude il consigliere - di lavorare comunque, in previsione di una modifica dell'impianto legislativo, a ipotesi di ticket più eque e a forme di compartecipazione più graduali e non una tantum".

 

E.G.

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